La montagna l'amavano tanto, e la conoscevano molto bene. Non solo le vette di casa, dove sono morti travolti da una valanga a 3.000 metri in un pomeriggio con neve...
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Come Humahuaca, il picco dei 14 colori in Argentina, tra gli ultimi post della guida. Margherita, maestra di sci, era figlia del sindaco di Sauze di Cesana, nelle valli ribattezzate 'olimpichè dal tempo dei Giochi Invernali di Torino 2006. Era partita con il fidanzato Antonio, guidati da Adriano Trombetta sulle nevi dello Chaberton, tra l'Italia e la Francia. Una giornata con il rischio «marcato» di valanghe nelle ore centrali, cioè di grado 3 sulla scala europea che arriva fino a 5. Un pericolo probabilmente calcolato dal terzetto, che aveva ogni tipo di dotazione necessaria in alta montagna, dalle apparecchiature Arva agli airbag.
Erano partiti da Montgenevre, in Francia, dove è stata ritrovata la loro auto. Nel tardo pomeriggio di ieri l'allarme, le ricerche avviate dalla Gendarmeria francese. Un elicottero ha sorvolato il massiccio montuoso prima del tramonto, ma la scarsa visibilità e il forte vento hanno impedito ai soccorritori di individuare gli alpinisti dispersi. Lo stesso esito negativo ha avuto la prima missione delle due squadre a piedi, l'una francese l'altra del Soccorso Alpino del Piemonte, salite in quota con sci e pelli di foca. Con il buio le ricerche sono state sospese, sono riprese alle prime luci di questa mattina e poco dopo l'alba i soccorritori in elicottero hanno individuato i corpi: erano in territorio italiano, sotto il Coletto di Cresta Nera, sopra Cesana.
Travolti dalla massa di neve in un canalone, i tre alpinisti sono morti per i traumi subiti nella caduta.
Quotidiano Di Puglia