Vaccino Abruzzo, la Asl sbaglia secolo. L'appuntamento via email: «Venga nel 1900»

Anna Tranquilla Neri
Sbaglia data e anno, tornando indietro di oltre un secolo. Gaffe della Asl sui vaccini, causata, probabilmente da un problema...

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Sbaglia data e anno, tornando indietro di oltre un secolo. Gaffe della Asl sui vaccini, causata, probabilmente


da un problema tecnico e dalla notevole mole di lavoro. E’ successo ad Anna Tranquilla Neri, 50enne, originaria e residente a Pescasseroli (L'Aquila), insegnante di musica del Liceo Scientifico di Avezzano, nonché
Soprano e direttore del Coro Decima sinfonia della capitale del Pnalm.


Alla donna è stata inviata una email per la convocazione del richiamo del vaccino anti Covid-19. Ecco il contenuto: «Gentile signora, la presente per informarla averle riservato un appuntamento per il 24/03/1900, finalizzato alla somministrazione della II dose, del vaccino anti Covid-19. Dovrà presentarsi presso la palestra Eroi di Nassiria, via Don Luigi Sturzo, Avezzano. Si prega di scaricare, stampare, compilare e sottoscrivere la documentazione, cliccando sul link di seguito indicato».

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Il post sui social

Nello stesso, giorno, per sicurezza, all’insegnante, viene inviato anche un messaggio sul telefonino, con
la stessa dicitura. L’episodio ha suscitato ironia sui social, dove Anna Tranquilla Neri, ha postato l’email ricevuta, con tanto di commenti, che fanno riferimento all’anno della febbre spagnola, la
pandemia influenzale del 1918, che causò milioni di morti. «Meglio tardi che mai- scrivono su Facebook- Dai non lo sai che si può viaggiare a ritroso nel tempo? Cosi sei libera di andare dove ti pare, ti daranno anche il costume d’epoca. L' unica cosa non so se alla palestra degli eroi ti hanno già schedato come eroina. Chiedi al
dottor Zatopec per il lasciapassare».

Al soprano erano state già somministrate le due dosi del vaccino anti Covid, nel centro vaccinale di Sulmona. «Io avevo già completato la vaccinazione- commenta Neri- poi, il giorno dopo è arrivato il messaggio dalla Asl,
ma questa volta, con una sede diversa e cioè quella di Avezzano. Chiaramente abbiamo ironizzato sull’episodio, poiché sicuramente si tratta di un errore del sistema, che ogni tanto invia messaggi


bizzarri. Anche perché, sembra che io non sia stata l’unica destinataria della comunicazione».  Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia