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PORDENONE - Una personalità artistica ed estrosa ma, allo stesso tempo, una amica fidata, in grado di ascoltare e rispettare gli spazi degli altri. E, soprattutto, una mamma per la quale i figli sono un’importante ragione di vita, come la propria attività artistica e lavorativa. Così era Christiana Camilot, 53enne pordenonese, la cui vita è stata interrotta da un malore nel primo pomeriggio di giovedì, mentre era nella sua casa di Via Fratelli Bandiera. A ritrovarla uno dei suoi tre figli che ha subito allertato i soccorsi, purtroppo vani. Un fatale deja vu, considerando la storia familiare, per una persona che aveva ancora molto da dare e mille progetti in testa.
MOLTO CONOSCIUTA
Camilot era molto conosciuta dalle persone che frequentavano la Contrada Maggiore e in particolare Corso Garibaldi.
A CENA CON L'AMICA
“E’ stato un dolore fortissimo – racconta l’amica Silvia Santarossa, con la quale aveva cenato la sera precedente il decesso – Non ce lo saremo mai aspettato. La sera prima era allegra e come al solito un vulcano di idee e progetti. A fine serata mi aveva detto di essere un po’ stanca e di sentire caldo. Ci siamo abbracciate e date appuntamento per i giorni successivi. E’ stata importantissima per la mia vita, non solo per avermi presentato il mio attuale marito, ma anche per com’era lei. Mi piace essere circondata dalla sua arte – dice mostrando orgogliosa i quadri dell’amica che danno personalità al suo studio da avvocato – vorrei ricordarla con la sua erre arrotata, il suo talento, la sua intelligenza viva, ma anche il suo garbo, la sua discrezione e il rispetto degli altri. Era la prima ad essere contenta delle cose belle che accadevano agli amici ed era una mamma straordinaria per la quale i figli erano una ragione di vita” Lascia tre figli: Matteo 25 anni, Filippo 17 anni e Margot 13, oltre ai fratelli Marzio, Francesca e Patrizia.
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Quotidiano Di Puglia