Usa, chiede al cliente di spegnere la sigaretta: cameriera uccisa con un colpo di pistola alla testa

Usa, chiede al cliente di spegnere la sigaretta: cameriera uccisa con un colpo di pistola alla testa
Quando all'una di notte di venerdì ha visto quel cliente con la sigaretta accesa nella sala ristorante, è andata da lui e lo ha invitato a spegnerla. ...

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Quando all'una di notte di venerdì ha visto quel cliente con la sigaretta accesa nella sala ristorante, è andata da lui e lo ha invitato a spegnerla.

E' stato l'ultimo atto compiuto da Julie Brightwell, una cameriera 52enne che lavorava da anni per la catena Waffle House nella cittadina di Biloxi, nel Mississippi. L'uomo l'ha guardata, ha estratto la sua pistola da 9 millimetri e le ha sparato un colpo secco alla testa. Inutili i soccorsi: Julie è morta mentre la stavano trasportando in ospedale, uccisa da un raptus di follia che non ha spiegazioni. Johnny Max Mount, 45 anni, che all'arrivo dei poliziotti era ancora seduto impassibile al suo tavolo, è stato arrestato e accusato di omicidio di primo grado.

La tragedia ripropone per l'ennesima volta il tema delle "armi facili" negli Usa. Julie è morta nelle stesse ore in cui, in Colorado, un estremista di destra assaltava una clinica dove si effettuavano aborti, uccidendo tre persone e tenendone per ore in ostaggio 150. Una vicenda, quest'ultima, che ha visto intervenire il presidente Obama: «Tutto ciò non è normale - ha detto - Dobbiamo fare qualcosa contro una disponibilità troppo facile di armi da guerra sulle nostre strade, nelle mani di persone che non esitano ad usarle. Punto. La misura è colma».

La morte di Julie, molto popolare tra i clienti del ristorante che lei trattava in maniera molto familiare, ha ovviamente destato molto scalpore in città. «Questa tragedia senza senso è uno choc per la famiglia Waffle House - ha detto Kelly Thrasher-Bruner, portavoce dell'azienda - Julie era un'amica per tante persone, così come è stata per otto anni una preziosa risorsa per la squadra di Waffle House. Ci mancherà molto. Le nostre preghiere si uniscono a quelle della sua famiglia, degli amici, dei colleghi e dei clienti».

Nel frattempo è stata allestita una pagina per raccogliere donazioni finalizzate a pagare le spese funebri per Julie. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia