Giallo a Tunisi, professore italiano trovato morto in casa

Giallo a Tunisi, professore italiano trovato morto in casa
Un italiano è stato trovato cadavere la notte scorsa nella sua abitazione di Sidi Bou Said. Si tratta di Massimo Bevacqua, 42 anni, professore di lingua italiana...

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Un italiano è stato trovato cadavere la notte scorsa nella sua abitazione di Sidi Bou Said. Si tratta di Massimo Bevacqua, 42 anni, professore di lingua italiana all'Università di Cartagine e all'Istituto italiano di cultura di Tunisi.




Bevacqua, noto arabista, insegnava a contratto anche in Italia presso le Università di Roma e Urbino, viveva in Tunisia in un appartamento a Sidi Bou Said, dove il suo corpo è stato trovato privo di vita. La magistratura locale sta indagando sul caso, disposta l'autopsia sul cadavere. Le autorità locali attribuiscono il decesso del nostro connazionale a un incendio sviluppatosi all'interno della sua abitazione per motivi ancora da chiarire.



«Siamo sconvolti. Massimo Bevacqua era un collega di valore e una bravissima persona, non sappiamo cosa possa essere accaduto». Il prof. Klaus Ehrardt è il coordinatore del corso universitario di Pesaro Studi (Facoltà di Lingue e cultura straniere dell'ateneo di Urbino) in cui Bevacqua insegnava lingua araba con un incarico a contratto. La notizia del decesso del professore è arrivata ieri nell'ateneo feltresco. «Una nostra collaboratrice tunisina - racconta Ehrardt - ha ricevuto una telefonata dalla Tunisia: qualcuno sarebbe entrato nell'abitazione del prof. Bevacqua a Sidi Bou Said, avrebbe messo tutto a soqquadro e poi ucciso il docente e dato fuoco alla casa. Ma le notizie sono confuse e frammentarie, non abbiamo alcuna conferma in proposito».



A Pesaro Bevacqua era atteso il prossimo 18 febbraio per le sessioni d'esame e di laurea. «Era molto stimato e apprezzato dai ragazzi, un ottimo arabista, insegnava con entusiasmo e serietà». Come molti giovani docenti «per vivere doveva fare tanti lavori in tutte queste università e spesso, quando lo cercavamo al telefono, ci rispondeva da qualche aeroporto». Tempo addietro a Pesaro aveva promosso una rassegna di film tunisini e algerini che aveva riscosso «molto successo». Bevacqua aveva la residenza in Tunisia, ma Ehrardt non sa molto della sua vita privata. «Ci mancherà, organizzeremo qualcosa per ricordarlo in ateneo».
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Quotidiano Di Puglia