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Il Generale Mauro Del Vecchio, già Comandante operazioni internazionali, ha commentato le ultime dichiarazioni di Vladimir Putin. «Le parole del presidente russo, che minaccia l'impiego di armi mai viste nell'attacco all'Ucraina, aumentano la già elevatissima tensione della vicenda, che investe quel Paese e sta colpendo gravemente tutta la sua popolazione - ha sottolineato il militare all'Adn -. E sono in particolare la dimostrazione ed una ulteriore prova della pericolosa aggressività della Russia nei riguardi di coloro (Stati ed Organizzazioni per la Pace) che cercano di salvaguardare l'integrità della Nazione ucraina, attraverso iniziative militari, ma anche diplomatiche».
Rischio escalation della guerra
«Si tratta - ha aggiunto l'ufficiale - di una dichiarazione che prefigura un'escalation nella guerra in corso, che la stessa Russia ha avviato e che continua ad alimentare da oltre due mesi.
Secondo l'ufficiale «quello che i paesi occidentali stanno facendo per l'Ucraina e la sua popolazione, che paga le conseguenze più gravi dell'invasione, - ha continuato Del Vecchio - non è altro che una reazione ad un atto ostile, ingiustificato e che non poteva rimanere non condannato dal mondo libero».
«Ci auguriamo tutti che questa reazione dell'occidente induca il presidente Putin a rivedere la sue posizioni e lo convinca a modificare il suo atteggiamento aggressivo, intraprendendo la via del dialogo ed abbandonando la linea di guerra che ha intrapreso e che continua a privilegiare», ha concluso Del Vecchio.
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Quotidiano Di Puglia