Una minaccia che, settimana dopo settimana, si è fatta inconfutabilmente globale, ma anche sfaccettata e concreta quanto sfuggente. L'Isis in piena fase di espansione, con...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I 'foreign fighters' che fanno paura 'in casà. È questo il quadro in cui si terrà mercoledì e giovedì a Washington il vertice internazionale sulla sicurezza globale. Voluto dalla Casa Bianca per esplorare strategie comuni, convocato a livello di ministri, per l'incontro si dovrà inevitabilmente rivedere fino all'ultimo momento agenda e scaletta, con le emergenze che non smettono di accavallarsi. Non da ultima l'escalation di violenze in Libia, tema che -lo ha sottolineato anche l'Alto rappresentante Ue Federica Mogherini- non si esclude venga sollevato giovedì a Washington. L'allarme viene anche da fonti dell'intelligence Usa che segnalano, citate oggi dal New York Times, come lo Stato Islamico sia in piena attività nello stabilire affiliazioni: in Afghanistan, Algeria, Egitto e Libia. Indicazioni che sembrano sottolineare come l'emergere di questa nuova minaccia globale evochi la conseguente prospettiva di una nuova guerra globale al terrorismo. Niente di definito, delineato o concordato - ad oggi - si nota, ma l'urgenza è sul tavolo. Tanto più che lievitano anche i numeri: si calcolano tra 20mila e 31.500 combattenti solo in Siria e Iraq, dati che segnalano un 'salto di qualità rispetto alle stime precedenti. E poi il timore che l'Isis stia assumendo nuovi connotati da articolato network e con una nuova «impronta internazionale».
Elemento anche questo che ha già messo in allarme le agenzie antiterrorismo a Washington, sebbene non sia ancora chiaro quanto efficace risulteranno nel tempo tali «affiliazioni», fino a che punto non si tratti di un «rebranding opportunistico» nella speranza di potenziare l'attrattività della causa jihadista sfruttando la notorietà dell'Isis.
Così l'appuntamento di Washington sarà l'occasione per coordinare sforzi e strategie.
Quotidiano Di Puglia