Terremoto Croazia, il sismologo Ingv Amato: «Zona sismica, ci saranno altre scosse. Ecco perché è stato sentito sino a Napoli»

Le primissime immagine trasmesse dai media croati mostrano macerie in strada, crolli, persone spaventate, alcuni feriti soccorsi. «Le prime scene di Petrinja sono davvero...

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Le primissime immagine trasmesse dai media croati mostrano macerie in strada, crolli, persone spaventate, alcuni feriti soccorsi. «Le prime scene di Petrinja sono davvero drammatiche, ci sono molte macerie», si legge sul sito web di Radio Sarajevo. Alle 12.19, ora italiana, in Croazia, si è verificato un terremoto di magnitudo Mwp=6.4. L’epicentro, proprio a pochi chilometri da Petrinja, circa quaranta chilometri a Sud di Zagabria. Il sisma, molto forte, è stato sentito anche in numerose regioni italiane, soprattutto quelle del Nord-Est e della costa adriatica, ma anche a Roma e Napoli. Abbiamo raggiunto Alessandro Amato, sismologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, per farci spiegare l’accaduto.

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Come è la situazione in Croazia?

«È una zona sismica, dove ci sono molte faglie attive. L’epicentro è molto vicino alla città di Petrinja, piccola, ma non piccolissima, ci sono 23mila abitanti. La scossa è stata molto forte. I danni dipenderanno anche dal tessuto edilizio, dalla resistenza degli edifici. Più l’epicentro è vicino a una città, più i danni sono ingenti, abitualmente. L'Aquila lo fa capire chiaramente: per intenderci, l’epicentro era quasi dentro la città. A Petrinja stiamo già vedendo immagini di crolli».

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Fin qui, l’accaduto: cosa dobbiamo aspettarci ora?

«Ci saranno sicuramente altre scosse, più piccole, anche nei prossimi mesi».

Il terremoto in Croazia è stato sentito - e forte - anche in molte regioni italiane: perché?

«Abbiamo ricevuto già un paio di migliaia di segnalazioni da varie regioni. Un risentimento molto forte si è riscontrato nelle zone di Nord, Nord-Est e, in generale, sulla costa adriatica, fino all’Abruzzo. Tutta la zona sopra la micro-placca adriatica, sia nella parte italiana, sia in quella balcanica, è caratterizzata dalla forte capacità di trasmettere le onde sismiche, che si propagano bene dunque nell’area. Il sisma è stato sentito anche a Napoli e dintorni, ci sono state parecchie segnalazioni.  Pure nel comune di Roma, a Campobasso, Foggia. Anche a Firenze».

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Le scosse che seguiranno questa molte forte in Croazia continueranno a farsi sentire anche in Italia?

«Sicuramente le più forti, perlopiù nella parte adriatica e nella Pianura Padana. In Italia le scosse si sono sentite bene perché forti e vicine. Si sentiranno in particolare in Friuli e Veneto. Mediamente, andranno a scemare».

Ci sono motivi di preoccupazione?

«L’Italia è un Paese sismico. I terremoti ci sono sempre. Qualche giorno fa c’è stato quello a Ragusa, pochi giorni prima a Milano, ne abbiamo avuti un po' in tutta Italia, ieri nelle Marche. E terremoti ci saranno ancora. Ogni giorno, nel nostro Paese, ne registriamo almeno una cinquantina».

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Quotidiano Di Puglia