Si uccide a un anno dal suicidio della sorellina, il dramma della famiglia: «Era perseguitato dalla sua morte»

Si uccide a un anno dal suicidio della sorellina, il dramma della famiglia: «Era perseguitato dalla sua morte»
«Era perseguitato dalla sua morte e non poteva vivere senza di lei». Un dramma incalcolabile quello che stanno vivendo i genitori di Dyllon e Quinn Beadle. A...

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«Era perseguitato dalla sua morte e non poteva vivere senza di lei». Un dramma incalcolabile quello che stanno vivendo i genitori di Dyllon e Quinn Beadle. A dicembre del 2018, a Manchester, la ragazza si tolse la vita, impiccata a 17 anni. Dieci mesi dopo il fratello maggiore ha fatto lo stesso, suicidandosi a 21 anni. Una famiglia spezzata da un dolore eterno. «Ha deciso che questo mondo era troppo crudele per lui - hanno dichiarato la mamma Tracy - Ha preso la terribile decisione di togliersi la vita proprio come ha fatto la sua sorellina Quinn a dicembre». 


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«Era perseguitato dalla sua morte e non poteva vivere senza di lei, ora stanno di nuovo insieme e questo è l'unico conforto che riusciamo a provare», ha detto ancora la donna. Da quel maledetto 9 dicembre Dyllon ha smesso di studiare, ha smesso di sognare e scelto di lasciarsi affogare dal dolore. «Penso di aver sempre saputo che Dyllon lo avrebbe fatto - ammette la mamma - sapevo che non avrebbe potuto sopportare di stare senza di lei, ma speravo che avrebbe potuto resistere ancora un po'. Questo mondo è un luogo più buio senza di loro. I nostri cuori sono spezzati». 

La notte prima che fosse trovato morto non aveva dato segnali di ciò che avrebbe fatto. Era con i coinquilini e aveva inviato un messaggio alla madre chiedendo una copia di Watership Down (un libro), ma la donna lo aveva letto solamente la mattina sequente. A quel punto Dyllon si era già tolto la vita.  Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia