Scuola, ritorno a settembre. La task force: «Fino alle medie didattica in presenza»

Per il rientro a scuola si inizia a vedere la luce. «Soprattutto nelle scuole di primo ciclo non vogliamo sacrificare il tempo scuola, non vogliamo che si torni a settembre...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Per il rientro a scuola si inizia a vedere la luce. «Soprattutto nelle scuole di primo ciclo non vogliamo sacrificare il tempo scuola, non vogliamo che si torni a settembre con una didattica a distanza o una didattica mista, i bambini della scuola dell'infanzia, elementare e media devono poter essere in un contesto di socialità», ha detto Amanda Ferrario dirigente scolastico nel Comitato di esperti per la riapertura delle scuole voluto dalla ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina questa mattina a «Radio1 Giorno per Giorno».



«La parte sanitaria non compete al nostro comitato ma a quello tecnico scientifico, sono loro che ci devono dire con esattezza quale sarà la distanza che andrà mantenuta, chi dovrà mettere le mascherine e per quanto tempo dovrà tenerle e come si dovrà mangiare a mensa», prosegue Ferrario. «Noi ci stiamo muovendo su altro. Ridefinire l'unità oraria che non deve essere necessariamente di 60 minuti, in modo tale da poter garantire il tempo scuola a tutti gli studenti. Farli entrare in maniera scaglionata durante l'arco della giornata e non tutti alle otto, utilizzare per le lezioni non soltanto le aule ma anche parchi e giardini, gli oratori messi in sicurezza con le necessarie precauzioni, le strutture dei comuni. Le scuole possono fare accordi per progetti con gli enti locali al fine di integrare la didattica: più musica più sport più cinema e teatro e più arte», conclude.

 

  Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia