Cinquantotto medici dell'ospedale San Camillo Forlanini di Roma saranno sospesi a partire dal 1 dicembre dalla possibilità di fare attività intramoenia...
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«Questi provvedimenti rientrano in un percorso di rilancio dell'ospedale. Bisogna rilanciarsi anche nei comportamenti. Non sono azioni vessatorie, ma questa è una importante azienda pubblica e dobbiamo riallinearci un po' tutti». Così all'Ansa il direttore generale dell'ospedale San Camillo Forlanini di Roma Fabrizio D'Alba, commentando le sanzioni per i medici dell'ospedale che avrebbero commesso irregolarità nello svolgimento dell'attività intramoenia. D'Alba spiega che il San Camillo produce più di un terzo del fatturato intramoenia dell'intera regione e che dallo scorso primo ottobre «dopo un percorso dialettico e una commissione paritetica con i sindacati e l'azienda» è stato adottato un provvedimento relativo all'intramoenia «che stringe ancora di più le maglie sui punti cardine della normativa: trasparenza e giusto rapporto tra attività istituzionale e libero-professionale».
Il direttore generale ha preso dei provvedimenti a difesa della legalità, delle regole, per tutelare anche chi svolge la professione medica regolarmente e anche per sottolineare, forse, quanto su temi come le liste di attesa è particolarmente importante seguire le regole».
Quotidiano Di Puglia