Bombe carta, lancio di oggetti contro la polizia e cariche del reparto mobile. È di 6 agenti feriti e un manifestante contuso il bilancio degli scontri tra Ncc e polizia...
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Alcuni si erano sdraiati per terra, tra di loro quelli che da una settimana sono in sciopero della fame, che non sono stati allontanati al momento. «Noi dalla piazza non ce ne andiamo, in ballo c'è il nostro lavoro, la nostra vita».
Quando gli agenti hanno tentato di allontanare alcuni autisti, sdraiati a terra, è scoppiata la rivolta. Alcuni agenti sono stati trascinati. Poi la carica della polizia. «Hanno rifiutato ogni mediazione - ha spiegato la questura - pertanto all’avanzare dei reparti schierati, si sono seduti per terra, opponendo resistenza passiva. A questo punto, intimando ancora una volta di allontanarsi e non ottemperando, le persone sedute in prima fila sono state fatte alzare; alcuni hanno posto resistenza, mentre i manifestanti nelle file più indietro hanno lanciato numerosi oggetti verso le Forze dell’Ordine nonché grossi petardi».
«Gli episodi di violenza e sopraffazione di cui nella giornata odierna di sono resi protagonisti un centinaio di noleggiatori, durante una protesta non autorizzata inscenata sotto al Senato, sono inaccettabili». È quanto dichiarano in una nota Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Tam, Satam, Claai, Faisa Confail taxi, Unimpresa, Ati taxi, Associazione Tutela Legale Taxi e Associazione nazionale autonoleggiatori riuniti - Anar.
«Bombe carta, petardi, blocchi del traffico e danneggiamenti alle vetture dei nostri colleghi, dimostrano una sostanziale insofferenza a qualsiasi tipo di regole aggiungono - D'altronde, da persone abituate a spadroneggiare per anni nel nostro settore, in un contesto di sostanziale impunità, il ripristino e l'osservanza di regole minime, appare come una violenza. Quanto infine affermato da alcuni rappresentanti sindacali del comparto del noleggio - conclude la nota - in relazione a presunti rapporti di collaborazione tra i nostri legali ed esponenti del governo per la stesura del D.L. 143, sarà oggetto di una specifica querela di parte, i cui proventi saranno destinati in beneficenza». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia