Vince il No, Brindisi prima provincia Tutti i dati comune per comune

Il risultato è netto e fragoroso: dopo una campagna referendaria lunghissima e al culmine di una giornata segnata dall'altissima affluenza alle urne, gli italiani hanno...

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Il risultato è netto e fragoroso: dopo una campagna referendaria lunghissima e al culmine di una giornata segnata dall'altissima affluenza alle urne, gli italiani hanno deciso con il loro voto di bocciare la riforma costituzionale

proposta dal governo Matteo Renzi. Ma, oltre che di merito, il referendum una conseguenza politica l'ha prodotta e
con effetto immediato: le dimissioni annunciate a notte fonda dal premier, che nel pomeriggio saranno formalizzate e consegnate nelle mani del Presidente della Repubblica. I dati, dunque, della consultazione popolare costata a
Renzi, dopo mille giorni, la guida del Paese.

II “sì” non va oltre il 40,30%, il “no” trionfa con il 59,67%. Il risultato è stato chiaro sin dalle prime battute,
con il “no” in netto vantaggio fin dai primi exit poll. Un distacco consolidato man mano in quasi tutte le aree del
Paese ma soprattutto al Sud e nelle isole, rivelatosi autentico fortino del “no”. A partire proprio dalla Puglia, dove
il sì non è andato oltre il 32,81%, ed il “no” ha conquistato il 67,19%.

Dati che si riflettono su scala provinciale: a Lecce il “sì” si ferma al 35,03%, il no vola al 64,97%. A Brindisi stesso quadro: il sì al 30,44%, il no sfiora il 70% (69,56). E così pure a Taranto, città dove, in tema di Salute e Ambiente, negli ultimi giorni si sono sviluppate e consumate le maggiori tensioni tra il governo e la regione Puglia: “sì” al 31,61%, con il “no” al 68,39%. Numeri da capogiro sono anche quelli che per tutta la giornata si sono registrati nei seggi, lungo lo Stivale. A trainare il dato della partecipazione al voto è stato in particolare il Centro-Nord. Ma alta è stata l'affluenza anche al Sud e nelle Isole, Puglia compresa (16,37% alle 12, 48,25% alle 17, 61,70% alle 23). A Bari alle 23, il dato più alto (63,79%), seguita da Lecce (61,97%), Taranto (61,16%) e Brindisi (60,11%). Gli italiani, probabilmente spinti da una campagna elettorale serratissima, tanto sul fronte del «no» quanto su quello del «sì», sono dunque andati in massa a votare (68,44%), facendo registrare in diverse regioni percentuali bulgare. I dati sono ancora più impressionanti se confrontati con i due precedenti referendum costituzionali. A quello del 2001 sulla modifica del Titolo V andò a votare il 34,1% degli elettori, a quello del 2006 sulla devolution il 53,6% (si votava in due giorni). All'ultimo referendum, quello delle trivelle, che si è svolto quest'anno, ha votato il 32,1%.
Foto e video Massimiliano Frigione


I risultati in provincia di LECCE, comune per comune

I risultati in provincia di BRINDISI, comune per comune


I risultati in provincia di TARANTO, comune per comune



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Quotidiano Di Puglia