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Vladimir Putin potrebbe mettere sul tavolo la minaccia nucleare, se la guerra in Ucraina continuerà a trascinarci. O meglio: l’ha già fatto, prima con la messa in stato di allerta delle forze nucleari, poi con le esercitazioni nell’enclave di Kaliningrad. Un attacco concreto, però, non sarebbe semplice. Anche perché gli esperti di conflitto sottolineano che l’ordine di colpire l’Ucraina, o l’Occidente, potrebbe non venire eseguito dai comandanti russi. Christo Grozev, giornalista investigativo esperto di sicurezza, sottolinea che il sospetto ai massimi livelli è che lo Zar sia gravemente malato. E gli ufficiali non sono disposti a rischiare di essere trascinati a una nuova Norimberga per aver scatenato il terzo conflitto mondiale. Né obbedirebbero all’ordine di Putin di uccidere le forze dell’opposizione.
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La salute di Putin e la minaccia nucleare
Grozev, che fa parte di Bellingcat, un gruppo di giornalismo investigativo con sede nei Paesi Bassi, specializzato in verifica dei fatti e intelligence open source, ha dichiarato: «La Lubyanka, servizio segreto dell’Fsb, ha inviato una lettera circa un mese fa a tutti i capi regionali nella quale si diceva di ignorare le notizie che circolavano sul fatto che Putin fosse malato.
La catena di comando che controlla l’attivazione delle testate nucleari è lunga. Per sferrare un attacco di questo tipo, oltre a Putin, si deve passare da Sergej Shoigu, ministro della Difesa russa. Ma non solo. E necessario anche l’intervento del capo di Stato maggiore interforze. Sono quindi tre le persone che posseggono le “chiavi” del nucleare, ossia i codici di lancio. Se uno solo dei tre annulla il codice, il meccanismo si blocca.
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Quotidiano Di Puglia