L’ultima parola e le pennellate finali, pur essendoci il margine (non solo teorico) per stravolgere schemi, depennare o penalizzare candidati e inserire nomi last minute....
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La tabella dei collegi pugliesi però resiste, almeno per ora. E così sembra consolidarsi lo stato delle cose in un uninominale dall’alto valore simbolico e politico: Lecce città, Camera, che nel grande valzer è stato assegnato a Fratelli d’Italia (il candidato sarebbe dunque il consigliere regionale Saverio Congedo). Il collegio del capoluogo salentino è rivendicato anche dai fittiani, ma dall’entourage dell’ex ministro filtra una prudenza che sa di pessimismo: si vedrà, le prossime ore sono decisive. Intanto però resta viva la battaglia per il sesto uninominale portata avanti da Fitto, che deve fronteggiare il pressing dei suoi colonnelli: tutti rivendicano spazi, nessuno vuol “rischiare” nel plurinominale.
Ma il dettaglio dei collegi al momento qual è? A Forza Italia andrebbero gli uninominali alla Camera di Casarano (per l’uscente Rocco Palese), Taranto città (per una donna tra l’uscente Vincenza Labriola, la consigliera regionale Francesca Franzoso e Antonella Cito, figlia di Giancarlo, se Berlusconi ratificherà l’intesa con At6), Francavilla (Antonio Andrisano), Manfredonia, Foggia (Micaela Di Donna), Bari centro, Bari-Bitonto (l’uscente Massimo Cassano), Andria (ipotesi Sergio Silvestris), al Senato invece Monopoli-Brindisi (un nome barese), Lecce-Francavilla (Vitali), Molfetta-Altamura, Andria-Manfredonia, Foggia-San Severo e Taranto-Martina. Qui Forza Italia vorrebbe il presidente della Provincia Martino Tamburrano, che però rischia d’essere ineleggibile in quanto non dimissionario: a quel punto spazio a una donna. Anche perché la rappresentanza di genere (60-40% tanto per gli uninominali quanto per i capilista: vincolo regionale al Senato e nazionale alla Camera) è una “tagliola” aggiuntiva troppo sottovalutata e che può sparigliare le carte. Le cinque caselle di Noi con l’Italia al momento verrebbero così distribuite: Brindisi a un fittiano tra Vittorio Zizza e Nicola Ciracì, ma rimonta con prepotenza l’opzione Quagliariello (leader di Idea); Martina Franca all’uscente fittiano Gianfranco Chiarelli, Molfetta ad uno degli uscenti baresi (Distaso o Matarrese, per esempio e sempre tra i fittiani), San Severo (per il fittiano Lucio Tarquinio o per il centrista Angelo Cera) e il collegio senatoriale di Nardò-Gallipoli-Casarano (l’uscente fittiano Francesco Bruni, il centrista Luciano Cariddi o Paolo Perrone, ex sindaco di Lecce che Fitto vorrebbe nel collegio del capoluogo). Le donne però latitano, ed è un bel problema. La Lega incasserebbe i collegi alla Camera di Nardò (il consigliere regionale Andrea Caroppo), Altamura e Monopoli (il coordinatore regionale Rossano Sasso e l’uscente Nuccio Altieri). Fratelli d’Italia oltre a Congedo (Lecce città) potrebbe assicurarsi il senatoriale Bari-Bitonto per Marcello Gemmato.
E i listini? Sarà la seconda tranche dei lavori, stavolta di partito. Forza Italia punterà di sicuro (per le postazioni di testa) su Francesco Paolo Sisto, Licia Ronzulli, Elvira Savino. Fitto guiderà uno paio di listini di Noi con l’Italia (rinunciando all’uninominale, almeno in Puglia), Roberto Marti sarà al vertice del senatoriale Lecce-Francavilla della Lega. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia