L'argomento non è mai stato affrontato in maniera ufficiale, ma nei corridoi di Montecitorio e Palazzo Madama quello della pensione dei parlamentari è un tema...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Con la crisi di governo in atto, ora è tutto nelle mani del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che avvierà nuove consultazioni ma potrebbe anche sciogliere le Camere e indire nuove elezioni. In quel caso, però, con le nuove regole introdotte dal governo Monti tra il 2011 e il 2012, sarebbero 608 i parlamentari (417 deputati e 191 senatori) che resterebbero senza pensione.
Il nuovo sistema pensionistico dei parlamentari prevede infatti un duplice requisito: l'anzianità anagrafica e quella contributiva. Potrà ricevere la pensione, al compimento del 65esimo anno di età, l'ex deputato o senatore che avrà maturato almeno quattro anni, sei mesi e un giorno di legislatura. Dopo il quinto anno di mandato, il requisito anagrafico diminuisce di un anno fino al limite minomo dei 60 anni.
Attualmente, quella scadenza è fissata a settembre 2017. Se Mattarella dovesse sciogliere le Camere, resterebbero senza pensione soprattutto le 'matricole' del M5S e del Pd. Ma anche parlamentari del Gruppo Misto e altre forze politiche. Ad ogni modo, come confessato dall'ex M5S, ora Pd, Tommaso Currò, «non credo che questo aspetto possa rimandare l'appuntamento con le elezioni, ma non sarei sincero se dicessi che questo non è un argomento di cui parliamo». Lo riporta TgCom24. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia