La Francia è alla ricerca di un secondo fuggitivo direttamente coinvolto negli attentati di Parigi. Lo riferiscono le autorità francesi mentre continua la caccia ad Abdeslam...
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Il secondo uomo Tre funzionari, che hanno parlato chiedendo di rimanere anonimi in quanto non autorizzati a fornire dettagli sulle indagini, hanno detto che da un'analisi degli attacchi del 13 novembre a Parigi risulta che ci sarebbe un'altra persona direttamente coinvolta negli attentati, che non è stata ancora identificata. Secondo il sito di Le Monde, «in base a numerose testimonianze raccolte dalla polizia», sulla Seat nera usata per gli attacchi ai caffè nel 10/o e 11/o arrondissement ci sarebbe stato un terzo passeggero, insieme ai fratelli Brahimi e Salah Abdeslam.
Il blitz in Germania Proseguono serrate le indagini sulle stragi con blitz e perquisizioni in tutta Europa. Sono stati rilasciati 7 fermati oggi ad Alsdorf, vicino Aquisgrana. «Non abbiamo nessun elemento che metta queste persone in relazione con gli attentati di Parigi», ha detto un portavoce della polizia. Si è risolta in un nulla di fatto, dunque, l'operazione compiuta oggi dalle forze di polizia tedesche al triangolo di confine fra Germania, Belgio e Olanda.
Gli artificieri Secondo un'esclusiva della Derniere Heure, inoltre, sono due i presunti artificieri arrestati a Bruxelles ieri. Oltre che da Mohamed Amri, 27 anni, le cinture esplosive dei kamikaze sarebbero state confezionate anche da Hamza Attou, 21, incensurato. In entrambe le abitazioni è stato trovato nitrato di ammonio. I due hanno detto agli inquirenti di usarlo come fertilizzante per il giardino. Inoltre, a casa di Attou c'erano munizioni calibro 5.56, ma soprattutto 7.62, usate per i kalashnikov. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia