Nizza, una traccia porta a Gravina: fermato tunisino di 37 anni

Nizza, una traccia porta a Gravina: fermato tunisino di 37 anni
Si chiama Chafroud Chokri, l'uomo fermato a Nizza perché sospettato di far parte della rete di Mohamed Lahouaiej-Bouhlel, il killer che il 12 luglio ha ucciso 84...

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Si chiama Chafroud Chokri, l'uomo fermato a Nizza perché sospettato di far parte della rete di Mohamed Lahouaiej-Bouhlel, il killer che il 12 luglio ha ucciso 84 persone sulla Promenade des Anglias, ora al centro di un'indagine conoscitiva della procura di Bari affidato al procuratore Giuseppe Volpe e al sostituto Renato Nitti. Ieri i poliziotti hanno ricevuto un'indicazione dai colleghi francesi di un passaggio recente di Chokri in Italia e più in particolare a Gravina di Puglia, a 40 chilometri da Bari.


Gli agenti hanno rintracciato due connazionali che avrebbero ospitato l'uomo e hanno effettuato, di loro iniziativa, una perquisizione proprio mentre il ministro Alfano annunciava l'operazione. Che aveva scatenato una dura replica del procuratore nazionale antiterrorismo, Franco Roberti: «A noi non risulta - aveva detto Roberti dopo l'annuncio di Alfano - il che può essere ricondotto o ad una informazione non esatta che ha ricevuto il ministro oppure ad un difetto di circolazione delle informazioni all'interno delle istituzioni, e questo sarebbe grave, perché sarebbe opportuno che certe notizie prima di essere divulgate venissero fatte circolare all'interno del circuito istituzionale, in modo che la procura nazionale antimafia abbia la possibilità di dare un apporto conoscitivo importante su ciascun dato di cui viene a conoscenza». La perquisizione non ha dato alcun esito: quando sono arrivati gli agenti, in casa non c'era nessuno. Durante la serata hanno cominciato la ricerca delle persone che in città potevano conoscere i due amici per ricostruire anche che cosa ha fatto Chokri quando era in Italia e in Puglia.




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Quotidiano Di Puglia