Il video del bambino che si esibisce in una canzone neomelodica, brandendo una pistola e sparando un colpo in aria è sintomatico di un profondo disagio sociale. Il...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Il ragazzino del video avrà circa dieci anni. A quell’età - affermano Borrelli e Simioli - la sua coscienza sociale non è ancora formata. Assorbe i modelli imposti dagli adulti e cerca di replicarli per ottenere l’accettazione del contesto in cui vive. Per questa ragione bisogna intervenire al più presto per individuare eventuali profili di intervento dei servizi sociali».
«Occorre una serie riflessione sull’emarginazione e il disagio sociale - continuano Borrelli e Simioli - che colpisce i bambini delle periferie. Spesso il loro processo di crescita è influenzato da scene di violenza e sopraffazione. La dispersione scolastica contribuisce a creare schiere di manovali per la criminalità organizzata».
«Per queste ragioni - concludono Borrelli e Simioli - chiediamo da tempo la revoca della potestà genitoriale ai camorristi. Chi è affiliato alla criminalità organizzata non può possedere i rudimenti e la sensibilità per crescere un figlio secondo i canoni dell’educazione e della civiltà». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia