Naike Rivelli, insulti alla pm della strage dei treni: niente archiviazione per la figlia di Ornella Muti

Naike Rivelli, insulti alla pm della strage dei treni: niente archiviazione per la figlia di Ornella Muti
Non è finita la vicenda giudiziaria che riguarda Naike Rivelli, figlia di Ornella Muti: è stata infatti respinta la richiesta di archiviazione della donna...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Non è finita la vicenda giudiziaria che riguarda Naike Rivelli, figlia di Ornella Muti: è stata infatti respinta la richiesta di archiviazione della donna indagata per diffamazione in relazione ad un post su Instagram ritenuto offensivo per l’ex pubblico ministero di Trani Simona Merra, attualmente in servizio a Bari.

I fatti

Rivelli è accusata di diffamazione aggravata nei confronti di un avvocato e del pm di Trani Simona Merra, l’uno difensore di uno degli indagati e l’altra allora titolare del fascicolo di indagine sul disastro ferroviario del 12 luglio 2016 tra le stazioni di Andria e Corato. 

Il post incriminato è del 20 marzo 2018 quando la figlia di Ornella Muti avrebbe pubblicato una foto - risalente ad anni prima e che aveva fatto già molto scalpore - in cui l’avvocato in ginocchio si apprestava a baciare il piede della pm tranese corredandola con considerazioni ingiuriose. Lo scatto della Merra, all'epoca dei fatti, fece un tale clamore che il Csm sanzionò la pm per non essersi astenuta dall'indagine.

La Procura di Lecce avrà quattro mesi di tempo per accertare «la riferibilità dell’indagata al profilo Instagram ove veniva pubblicato il post per cui si procede e se quanto pubblicato sul citato profilo sia attribuibile personalmente alla Rivelli». 

Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia