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È morto poco fa a Roma Maurizio Costanzo, giornalista, conduttore tv, autore, sceneggiatore. Aveva 84 anni. Lo comunica il suo ufficio stampa. Da giorni era stato ricoverato nella clinica romana Paideia, dove la moglie Maria De Filippi non lo ha lasciato un solo istante. La camera ardente sarà allestita da domani alle 10.30 in Campidoglio. La chiusura è prevista domenica alle 18. Lo si apprende da fonti vicine alla famiglia.
Tanti successi in carriera
“Maurizio Costanzo Show” non è solo il titolo del programma più famoso e longevo del giornalista, conduttore televisivo, autore radiofonico e commediografo romano, scomparso oggi all'età di 84 anni. È anche da intendersi come lo 'show' di una vita, professionale e personale, di enorme popolarità e successo, di pubblico e di critica come si usava dire una volta.
Era nato a Roma, da una famiglia di origini abruzzesi, nel 1938.
Quattro anni dopo, collabora con la rivista Tv Sorrisi e Canzoni e qualche anno più tardi diventa caporedattore del settimanale femminile Grazia. Nel 1966, iscrive il suo nome anche nella storia della musica leggera, come autore del testo di "Se telefonando", la canzone musicata da Ennio Morricone e portata al successo da Mina. Mentre l'anno successivo scopre il comico Paolo Villaggio e assieme a lui crea il personaggio di Fracchia.
I salotti tv
Ma sono i salotti tv a decretare la fama di Maurizio Costanzo, re delle seconde serate, sia in Rai, sia in Mediaset: inizialmente con "Bontà loro" primo talk show tv di grande audience, poi con Acquario, Grand'Italia, Fascination per approdare finalmente al suo 'Maurizio Costanzo Show' dal teatro Parioli in Roma, di cui è stato anche direttore artistico. Esperienza che, scontando anche una dura polemica con il predecessore Gigi Proietti, ha ripetuto anche al teatro Brancaccio. Dal 'Costanzo Show' nascono personaggi ancora oggi sulla cresta dell'onda ma allora semi-sconosciuti, come Vittorio Sgarbi, Luciano De Crescenzo, Valerio Mastandrea, Ricky Memphis, Daniele Luttazzi, Alessandro Bergonzoni, Giobbe Covatta, Enzo Iacchetti, Dario Vergassola, Gioele Dix; e da quel palcoscenico lancia per primo verso il grande pubblico i romanzi di Andrea Camilleri con protagonista il commissario Montalbano. Tornando al mondo giornalistico, diventa direttore della 'Domenica del Corrierè e lancia il quotidiano popolare "L'Occhio", in quest'ultimo caso con risultati non molto apprezzati dal punto di vista delle vendite e della qualità informativa. Firma una rubrica fissa prima sul Messaggero e poi sul Tempo. Più di una volta è presidente della giuria di Miss Italia. "Contatto" è invece il nome del primo telegiornale di una tv privata, da lui fondato.
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