Fin dove può spingersi l'amore di una madre per la propria figlia? Stando alle notizie che giungono dall'Asia, perfino nell'aldilà, superando il confine...
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Nayeon aveva solo 7 anni quando un male incurabile l'ha strappata via all'affetto della sua mamma Jang. Tre anni dopo la scomparsa, però, la tecnologia è venuta in soccorso della donna. Grazie a un visore VR, all'interno di un ambiente completamente digitale creato per il documentario "I met you" (Ti ho incontrata) dell'emittente sudcoreana Munhwa Broadcasting, Jang e Nayeon si son potute reincontrare.
Nelle riprese dell'incontro digitalizzato, la commozione di Jang è evidente, incontenibile. Solo chi ha vissuto l'esperienza di perdere un figlio o una figlia può capire il suo dolore. Erano presenti poi anche il padre e i fratellini di Nayeon, anche loro visibilmente scossi. Jang ha trascorso una giornata intera con il sensore che le permetteva di rivedere sua figlia, in una realtà virtuale creata apposta per lei.
Hanno giocato insieme, sorriso, corso, parlato, e perfino spento le candeline sulla torta di compleanno della piccola Nayeon. Fino a quando la bambina ha regalato un fiore alla madre e si è messa a dormire. «Ho vissuto un momento felice, il sogno che ho sempre voluto vivere» ha dichiarato in seguito Jang. La tecnologia ha ricreato artificialmente la figlia, ma le emozioni, quelle sì che erano genuinamente reali.
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Quotidiano Di Puglia