Loris, Veronica al marito: «Quella mattina non l'ho accompagnato a scuola, ho un buco»

Loris, Veronica al marito: «Quella mattina non l'ho accompagnato a scuola, ho un buco»
«Quella mattina il bambino io non l'ho accompagnato a scuola»: lo avrebbe detto Veronica Panarello al marito, Davide Stival, ammettendo che il figlio, Loris di 8 anni,...

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«Quella mattina il bambino io non l'ho accompagnato a scuola»: lo avrebbe detto Veronica Panarello al marito, Davide Stival, ammettendo che il figlio, Loris di 8 anni, sarebbe salito a casa da solo, ma ribadendo: «non l'ho ammazzato io».




Il colloquio, ricostruito dal quotidiano La Sicilia, sarebbe avvenuto 4 giorni fa nel carcere di Agrigento, dove la donna è detenuta per omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere. «Ho un buco, mi ricordo solo questo - aggiunge - non ti basta? Ora stammi vicino...».



Nel colloquio col marito, che è andata a trovarla su richiesta della moglie, Veronica Panarello, la donna ventisettenne accusata di aver ucciso e gettato in un canalone suo figlio Loris, di 8 anni, lo scorso 29 novembre a Santa Croce Camerina, appare «confusa». E va oltre i dubbi che erano stati espressi - e intercettati il 6 gennaio scorso dagli investigatori che li inseriscono negli atti depositati alla Procura di Ragusa - dalla donna sempre al marito: «Può essere che hai ragione tu, può essere che io mi ricordi di averlo lasciato a scuola, ma che invece lui sia rientrato a casa. Ma quando sono tornata non c' era più». Per fare però subito un passo indietro:«E se mi ricordassi la scena del giorno prima?».



Questa volta, secondo quanto ricostruisce il quotidiano, fa un ulteriore passo avanti: «Quella mattina il bambino io non l' ho accompagnato a scuola», Loris «è salito a casa da solo, usando il portachiavi con l'orsacchiotto», che la donna aveva detto di avere lasciato a casa. Poi spiega così perchè è tornata a casa: «Dovevo prendere un passeggino da regalare a un'amica». Ma cosa ha fatto dentro casa dice di «non ricordarlo, di avere un buco» nella memoria. «Sono confusa - ripete - ho tante cose che mi girano per la testa». E alla domanda marito se l'ha ucciso lei Loris torna alle sue certezze: «No, non sono stata io. Non avevo nessun motivo per farlo». Poi si chiude di nuovo a riccio: «Mi ricordo solo quello che ti ho detto, non ti basta? Ora stammi vicino...». Per l'uccisione di Loris la Procura di Ragusa ha chiesto il rinvio a giudizio di Veronica Panarello. L'udienza preliminare davanti al Gup è fissata per il prossimo 19 novembre.



«Non mi pronuncio assolutamente»: così l'avvocato Francesco Villardita, che assiste Veronica Panarello, sull'ammissione fatta dalla donna al marito. Il penalista ribadisce però che «non c'è alcun contrasto nella linea di difesa tra me e la signora Panarello».
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Quotidiano Di Puglia