Si è rifiutato di rispondere alle domande degli inquirenti Yassin Salhi, il 35enne fermato per l'attentato all'impianto di gas a Saint-Quentin-Fallaviern, vicino Lione,...
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Lo ha riferito una fonte vicina alle indagini. L'uomo, è trattenuto nella questura di Lione dove viene interrogato dagli agenti della Sdat (Sous-Direction de l'Anti-Terrorisme) e della direzione generale della sicurezza interna (Isb). «Non parla, è muto», ha detto un poliziotto.
Ieri la polizia anti-terrorismo si è recata nell'appartamento dell'uomo, padre di tre figli, a Saint-Priest, nei pressi di Lione, dove ha sequestrato un computer e un telefono cellulare, ma non sono state trovate armi, esplosivi o materiale di propaganda islamista. Insieme a lui sono state fermate la moglie, sorella e un secondo uomo indagato per terrorismo, il cui legame con l'attacco non è però ancora chiaro.
Salhi nel 2006 aveva attirato l'attenzione delle autorità per i suoi legami con ambienti salafiti ed era stato sotto osservazione per radicalismo, ma non era noto per collegamenti con terroristi.
Quotidiano Di Puglia