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Prima il post choc, che in poche ore diventa virale e lo fa diventare un caso politico. Poi le scuse (inevitabili) di Fabio Meroni, capogruppo della Lega a Lissone, in Brianza, consigliere provinciale ed ex deputato, dichiaratamente No vax. Su sul profilo Facebook scrive: «Mancava lei... 75190», dove lei è la senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz dove è stata marchiata con quel numero. Dopo la pubblicazione, il gruppo del Pd di Lissone e le liste civiche del centrosinistra si sono dette «inorridite» e hanno chiesto le sue scuse. E lo stesso post poco dopo è stato rimosso.
Liliana Segre: «Ci sono negazionisti del Covid come per la Shoah»
Liliana Segre, il consigliere chiede scusa
Che sono arrivate poco più tardi: «In questo clima d'odio purtroppo anch'io mi sono lasciato coinvolgere e in modo totalmente sbagliato ho cercato di esprimere il mio pensiero.
Segre: negazionisti come per la Shoah
Tre giorni fa Liliana Segre aveva detto: «Negli anni, io sono così vecchia adesso, non ho la sensazione di avere sbagliato a stare zitta tanto tempo perché le orecchie non erano aperte per certi discorsi e non si sono aperte mai. Altrimenti come ti spiegheresti che tuttora ci sono i negazionisti della Shoah, con i campi da visitare, le testimonianze e gli storici», erano state le parole della senatrice a vita nel corso della presentazione del libro della giornalista Myrta Merlino, "Donne che sfidano la tempesta". «Non mi piacciono i paragoni ma così come oggi ci sono quelli che negano che ci sia un nemico invisibile. Chi non vuole ascoltare non ascolta», ha concluso.
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Quotidiano Di Puglia