Marò, Pinotti: non abbiamo accettato giurisdizione indiana

Marò, Pinotti: non abbiamo accettato giurisdizione indiana
ROMA, 14 GEN - "Non è vero che abbiamo accettato la giurisdizione indiana. L'Italia ha informato la Corte suprema di quel Paese delle conseguenze della decisione del 24...

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ROMA, 14 GEN - "Non è vero che abbiamo accettato la giurisdizione indiana. L'Italia ha informato la Corte suprema di quel Paese delle conseguenze della decisione del 24 agosto del Tribunale internazionale per il diritto del mare che ha stabilito la sospensione di tutti i procedimenti giudiziari in corso e come quindi fosse preclusa a quella Corte ogni decisione su Nicola Latorre, che quindi poteva restare in Italia". Lo ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, riferendo al question time sul caso dei due marò. Quanto a Salvatore Girone, ha aggiunto, "abbiamo chiesto che rientri in Italia per tutta la durata dell'arbitrato".


Il Governo indiano, spiega Pinotti, "ha chiesto alla Corte Suprema la concessione di un periodo di tempo al fine di poter indicare la propria posizione sulla questione. La stessa Corte, nel concedere il tempo richiesto, ha aggiornato l'udienza il prossimo mese di aprile".

Per quanto riguarda Girone, prosegue il ministro, "l'Italia ha depositato lo scorso 11 dicembre una richiesta di misure provvisorie al Tribunale arbitrale de L'Aja, chiedendone l'immediato rientro in Patria e la possibilità che possa restarvi per tutta la durata dell'arbitrato. Il prossimo 18 gennaio il Tribunale Arbitrale, che ha preso in carico la domanda italiana, fisserà la data per la relativa discussione nel merito e stabilirà le regole di procedura del tribunale stesso".

"Confermo, infine - ha concluso - e come già rappresentato in precedenti occasioni, che ogni iniziativa futura troverà la sua sede naturale nell'ambito degli strumenti previsti dal diritto internazionale". (ANSA). Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia