«È imperativo trovare una soluzione per evitare una escalation al di fuori del controllo di tutti». Così il segretario di Stato Usa, John Kerry, dopo il colloquio con il...
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Kerry. Proprio al fine di trovare una tale soluzione comune, Kerry e Lavrov hanno concordato sulla necessità di colloqui tra comandi militari americani e russi al più presto.
Lavrov. Il ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov nega che i raid aerei russi in Siria siano stati diretti contro obiettivi diversi da quelli dell'Isis. Lo scrive Interfax precisando che Lavrov ha detto a New York di aver spiegato a John Kerry che «le voci secondo cui i bersagli di questi raid sarebbero obiettivi non Isis sono infondate». E sull'incontro con Kerry dice: «Molto costruttivo e utile dopo quello tra i presidenti Putin e Obama»: così il ministro degli esteri russo, Sergei Lavrov, al termine del faccia a faccia con il segretario di stato Usa, John Kerry, all'Onu. «Faremo di tutto per evitare incidenti non voluti e siamo d'accordo sulla necessità di avviare un processo politico che porti a una Siria democratica e unita».
Mogherini. «Se l'obiettivo resta quello di attaccare l'Isis è bene farlo congiuntamente, o almeno in coordinamento»: così l'Alto Rappresentante per gli Affari esteri dell'Ue, Federica Mogherini. «Gli obiettivi - ha detto - sono due e vanno insieme: lotta all'Isis e avvio di un processo politico di transizione in Siria». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia