L'Italia verso l'arancione: «Solo due Regioni in rosso, ecco quali». Il paradosso dei dati di Pasqua

Quasi tutta Italia verso l'arancione: «Solo due Regioni in rosso». Il paradosso dei dati di Pasqua
Dopo il record di morti, l'attenuamento delle restrizioni: un paradosso tutto italiano che sta per avvenire già la prossima settimana, quando la maggior parte delle...

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Dopo il record di morti, l'attenuamento delle restrizioni: un paradosso tutto italiano che sta per avvenire già la prossima settimana, quando la maggior parte delle Regioni potrebbero tornare in zona arancione, dopo diverse settimane in cui una buona metà di esse era in rosso. Attualmente le Regioni rosse sono nove, ma ben sette potrebbero passare in arancione da martedì: tutto dipende dai dati del monitoraggio Iss-Ministero della Salute, in arrivo nella giornata di domani.

 

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Ieri, come detto, c'è stato il record di morti del 2021, ben 627: un dato probabilmente legato ai ritardi nelle notifiche del weekend pasquale, ma che comunque impressiona. Attualmente le Regioni in rosso sono Piemonte, Lombardia, Toscana, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Valle d'Aosta, Puglia, Calabria e Campania: di queste, scrive oggi Repubblica, solo Valle d'Aosta e Campania potrebbero rimanere rosse, mentre tutte le altre corrono verso l'arancione. E quindi negozi aperti, visite permesse a familiari e amici e spostamenti liberi nel Comune.

 

Perché l'incidenza è calata

 

Ma il passaggio in arancione significa che la situazione sta migliorando? Non proprio. Tra i criteri che portano una Regione in arancione piuttosto che in rosso, infatti, c'è l'incidenza di 250 casi ogni 100mila abitanti, che però non prevede lo stesso limite temporale dell'Rt: in altre parole, se per passare da rosso ad arancione serve che l'Rt resti sotto 1,25 per almeno due settimane, non è la stessa cosa con l'incidenza (che non richiede gli stessi giorni), il che significa che anche una sola settimana con incidenza minore di 250 può portare ad un alleggerimento delle restrizioni. E il dato degli ultimi giorni è tutt'altro che attendibile, considerando il crollo del numero dei tamponi nel weekend festivo (tra lunedì e martedì, poco più di 100mila test quotidiani, il numero più basso da almeno tre mesi). 

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Quotidiano Di Puglia