Influenza: colpiti 2,6 milioni di italiani, ma il virus è meno aggressivo

Influenza: colpiti 2,6 milioni di italiani, ma il virus è meno aggressivo
L'influenza 2016 finora ha fatto registrare 2 milioni e 613mila casi, ma il virus sta rallentando la sua corsa. Il numero degli italiani colpiti nell'ultima settimana di...

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L'influenza 2016 finora ha fatto registrare 2 milioni e 613mila casi, ma il virus sta rallentando la sua corsa. Il numero degli italiani colpiti nell'ultima settimana di rilevazione è infatti in diminuzione: 342.000 rispetto ai 366.600 del precedente monitoraggio, con un'incidenza pari a 5,7 casi per mille abitanti (nella settimana precedente era di 6,04 per mille). Lo sottolinea la Società Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie (Simg), rilevando che quest'anno il virus si è dimostrato ''meno aggressivo''.

Anche altri indicatori correlati alla patologia sono in calo: le visite domiciliari stanno infatti diminuendo, così come ricoveri ospedalieri dovuti a patologie influenzali e i giorni di malattia prescritti. E' invece in leggero aumento il numero delle persone con malattie respiratorie acute: sono 199.800, pari a 3,3 casi ogni mille abitanti.

Questa stagione influenzale si caratterizza per «la bassa intensità, inferiore a quella degli anni scorsi. E il picco è stato superato - afferma Claudio Cricelli, presidente Simg - ogni anno l'influenza rappresenta una sfida per l'organizzazione del sistema sanitario, che ha retto molto bene. La campagna per la vaccinazione e il lavoro dei medici, oltre a una maggiore presa di coscienza da parte dei cittadini, stanno rendendo questa epidemia stagionale priva di particolari criticità».

«E' fondamentale - spiega il dottor Aurelio Sessa, presidente regionale Simg Lombardia e medico sentinella - non assumere antibiotici, innanzitutto perché sono inattivi sui virus, non solo influenzali ma anche respiratori. Inoltre un uso indiscriminato rende questi farmaci inefficaci, aumentando il rischio di resistenze nei loro confronti da parte dei batteri. E' compito del medico giudicare se l'influenza può essersi complicata a tal punto da intraprendere una terapia antibiotica».  Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia