Gli trovano in un cassetto il bilancino di precisione e un grinder, un attrezzo usato per tagliare la marijuana, e scoprono così che il figlio fuma le "canne". In...
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Morto suicida Francesco Lo Coco, ematologo e professore a Tor Vergata: si è gettato nel Tevere
Nella notte il suo cuore ha smesso di sbattere. Erano da poco passate le 22 quando è scattato l'allarme. A chiamare i soccorsi sono stati i genitori del ragazzo. Sul posto la polizia, che indaga sulla vicenda. Gli investigatori non hanno trovato biglietti di addio, ma sono convinti che si sia trattato di un gesto volontario legato alla discussione avvenuta poco prima con la mamma e il papà, una discussione scattata dopo la scoperta del bilancino.
Tutto sarebbe nato quando il ragazzo è tornato a casa e i genitori lo avrebbero messo alle strette avendo trovato in una scatola, nascosta in un cassetto della sua camera, un bilancino e un attrezzo per tagliate “l'erba”, un grinder. Il ragazzo incalzato dalle domande e redarguito dai genitori forse non ha retto il peso di quella scoperta decidendo, così, di farla finita. Sul posto per ricostruire l'accaduto sono intervenuti i poliziotti del commissariato di Tivoli e la scientifica per i rilievi. La salma del giovane è stata messa a disposizione dell'autorità giudiziaria. Sgomento tra gli amici e i parenti del ragazzo che frequentava un istituto tecnico della zona e aveva una grande passione per il calcio.
Una passione che aveva iniziato a coltivare fin da piccolo e lo aveva portato a giocare in una squadra della zona. «Nella notte è venuto a mancare un nostro giovane tesserato, giocatore della squadra juniores? si legge in un post della squadra - La società, nel darne il triste annuncio, esprime le più sentite condoglianze alla famiglia e avvisa che oggi tutte le attività sportive saranno sospese». A ricordare il ragazzo anche uno zio con un lungo, commovente post sul suo profilo Facebook. «Quello che avremo sempre nei nostri cuori nella nostra mente - scrive - è il tuo disagio che non è stato mai completamente capito da tutti noi che ti frequentavamo per poterti aiutare come si doveva. Hai nascosto molto bene i tuoi problemi e oggi siamo qui a piangerti con la disperazione di averti perso. Avevi una vita intera da vivere e invece hai deciso di fermarla li, su quel maledetto marciapiede, lasciandoci nella disperazione. Riposa in pace».
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Quotidiano Di Puglia