Banche chiuse fino a mercoledì, prelievo fermo a 60 euro giornalieri, mezzi pubblici gratuiti. Queste le misure disposte in Grecia all'indomani del referendum. Di fatto la...
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In Grecia il limite di prelievo giornaliero di 60 euro agli sportelli automatici sarà mantenuto almeno sino a venerdì 10 giugno, se la Banca centrale europea (Bce) manterrà stabile il livello di liquidità di emergenza attraverso il programma Ela.
I mezzi pubblici ad Atene ed in tutta l'Attica saranno gratuiti per un'altra settimana: lo ha annunciato il viceministro dei Trasporti Christos Spritzis. Bus, tram, metropolitana e treni regionali saranno gratis fino al 10 luglio, ha detto il ministro, per aiutare i cittadini alle prese con la mancanza di liquidità.
Il giorno dopo la vittoria del No al referendum non molto è cambiato nella capitale ellenica: le banche restano aperte solo per i pensionati senza carte che devono ritirare 120 euro, e ai bancomat ci sono ancora le file per ritirare 60 euro. Nell'attesa che la Bce faccia le sue mosse per la sua liquidità.
Nel quartiere di Zografos, in fila si discutono i risultati del referendum, ancora una volta tra favorevoli e contrari. «Non posso credere che i greci abbiano votato il No in questo modo. Adesso prepariamoci a misure di austerità ancora più dure - dice la signora Miranda - La verità è che loro vogliono credere a Tsipras, perché parla bene. Vogliono credere a tutti i costi». «Può darsi che le cose vadano peggio - risponde un'anziana in fila - ma io che cos'altro ho da perdere? Almeno abbiamo detto a quella gente, non potete fare quello che volete. Noi non accettiamo più i vostri ordini. Sono cinque anni che ci minacciano, che ci dicono che sbagliamo tutto. Adesso basta». Leggi l'articolo completo su
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