Il razzismo, specie se alimentato dalla propaganda politica, è un pericoloso boomerang. Sul confine italo-svizzero, in...
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Sul confine italo-svizzero, in questi ultimi giorni, la tensione è alle stelle. Dopo il referendum 'anti-frontalieri' in Ticino, che ha visto l'affermazione della coalizione di 'Prima i nostri', i rapporti tra il Cantone e l'Italia sono tutt'altro che sereni. In questo caso, l'oggetto di una violenta propaganda razzista sono stati, per anni, proprio i lavoratori italiani che dalla Lombardia ogni giorno oltrepassano la frontiera per andare a lavorare. Ironia della sorte, spetta al leghista Roberto Maroni mediare per ricucire uno strappo con il governo ticinese. Il presidente lombardo, comunque, dopo un incontro ufficiale ha assicurato che l'esito del referendum non avrà alcun effetto nell'immediato.
Gli italiani, però, non sembrano averla presa bene e ora nel mirino ci sono i tanti svizzeri che, per risparmiare, oltrepassano il confine per fare la spesa. Sulle auto con targa elvetica che ieri mattina sostavano nel parcheggio della Bennet di Tavernola (Como), sono spuntati alcuni volantini minatori, che recitavano: «Visto che non ci volete in Svizzera, siete pregati di fare la spesa a casa vostra, avete supermercati anche lì. La prossima volta che vi vediamo a fare la spesa qui in Italia vi squarceremo le gomme dell'auto e non solo». Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia