Una giostra. Ma di una crudeltà indicibile. L'ha provata sulla sua tenera pelle una bimba di appena 15 mesi che è stata infilata, nuda, dentro una lavatrice e...
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Alla Polizia dirà che doveva essere uno scherzo, una maniera per farla stare buona, darle una "scrollata" e anche "insegnarle a vivere". E' la compagna, 19enne madre della piccolina, a interrompere l'atroce gioco dopo qualche minuto: apre l'oblò di quella prigione e riprende la bambina, rimasta gravemente ferita durante l'atroce esperienza. Per fortuna è ancora viva. Quindi la corsa all'ospedale pediatrico della città. La coppia parla di un incidente: una caduta dalle scale. Ma la spiegazione non convince i medici: troppe le ferite e le contusioni multiple sulla testa, sulle braccia e sulle gambette della creatura.
Troppi i lividi, dappertutto, su quel corpicino. Non può trattarsi di una caduta. Vengono chiamate le Forze dell'Ordine che scoprono la verità attraverso le testimonianze raccolte tra i vicini e i familiari. La madre si dice estranea all'accaduto e addossa interamente la colpa al compagno sostenendo di non averlo denunciato perché da lui minacciata di morte. I due ora sono in stato di fermo: l'uomo potrebbe essere incriminato per "violenza aggravata su minore" e la donna per "omissione di soccorso". La Procura francese ha aperto un' inchiesta.
Sempre in Francia nel 2011 un uomo era stato condannato a 30 anni di carcere: aveva ucciso suo figlio, un bambino di 3 anni e mezzo, chiudendolo dentro la lavatrice per punizione. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia