Fobia terrorismo, è boom dei capi anti-proiettile: in Olanda il primo negozio

Fobia terrorismo, è boom dei capi anti-proiettile: in Olanda il primo negozio
A Eindhoven, in Olanda, ha aperto il primo negozio di abbigliamento anti proiettile. Capi fashion si legge nelle cronache olandesi. Canottiere, gilè, abiti, ma anche giubbotti di...

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A Eindhoven, in Olanda, ha aperto il primo negozio di abbigliamento anti proiettile. Capi fashion si legge nelle cronache olandesi. Canottiere, gilè, abiti, ma anche giubbotti di pelle e perfino cravatte.




Il negozio vende vestiti di una marca colombiana, capi che a prima vista sembrano normali ma in realtà sono super corazzati. Sono canottiere sottilissime che possono essere indossate anche sotto le t-shirt. Il target di riferimento del negozio? Al di là della suggestione colombiana (uno dei marchi più famosi è Miguel Caballero, definito dal Telegraph l’Armani blindato, che rifornisce interi reparti militari ma anche presidenti e principi) dove è facile immaginare che certi vestiti siano tagliati su misura per chi “è sul campo”, giacche e pantaloni a prova di spari ora sono richiesti anche altrove.



Il negozio olandese si rivolge a nuove categorie sotto attacco, «a tutte quelle persone che si sentono a rischio, minacciate per il lavoro che fanno: dai gioiellieri a chi presidia le pompe di benzina», dice Staas de Wijs, il portavoce della neonata attività olandese.



Dalla società proprietaria del negozio, Panamera, vanno ancora più a fondo. Al sito Eindhovens Dagblad il gruppo capitanato da Yavuz Yilmaz ha spiegato che l’interesse verso questo tipo di protezioni è aumentato dopo l’attacco terroristico a Charlie Hebdo. «Dopo Parigi, oltre 150 persone ci hanno richiesto informazioni». E così sarebbe iniziato un fitto via vai da e per Eindhoven. «Un sacco di investigatori dal Belgio e dalla Francia», ha detto Yilmaz.



Ma quanto costa un guardaroba a prova di bomba? Secondo le informazioni raccolte dal giornale Omroep Brabant, il capo più economico si aggira sui 2.400 euro. Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia