Dopo una nottata in bilico, Catiuscia Marini, candidata dal centrosinistra, si conferma presidente dell'Umbria. Battuto l'avversario di centrodestra, il sindaco di Assisi,...
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La presidente uscente non ha aspettato le luci dell'alba per festeggiare la propria riconferma al timone della giunta regionale di Palazzo Donini: erano infatti le 3,25, e da poco più di mezzora la sesta proiezione dell'Istituto Piepoli per la Rai, ribaltando quelle precedenti, l'aveva posta davanti allo sfidante, quando la Marini, lasciata casa sua a Todi, era arrivata alla sede del suo comitato elettorale a Madonna Alta di Perugia.
«Non ho mai pensato di perdere», aveva detto agli attivisti Pd che, ancora sotto choc per i primi dati negativi, ancora stentavano a cambiare umore alla luce delle nuove proiezioni e, soprattutto, dei primi, consistenti e positivi dati provenienti dallo scrutinio.
Constatato con i cronisti di non aver ancora ricevuto una telefonata da Ricci, la neo-rieletta presidente umbra ha subito affondato l'analisi sull'esito del voto: «Avrò un'opposizione meno moderata che in passato, visti i risultati consistenti della Lega, che qui è il primo partito del centrodestra, con Forza Italia sotto il dieci per cento, e dei Cinquestelle», ha osservato Marini, «carica di ulteriore responsabilità» per aver ricevuto quella che - a detta della stessa presidente - è stata una riconferma che già alla vigilia del voto si poteva prevedere sofferta, visto che in Umbria il fronte opposto si presentava unito «da Alfano a Salvini».
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Quotidiano Di Puglia