Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha parlato in conferenza-stampa stasera per fare il punto sulla Fase 2 dell'emergenza coronavirus: «Gli sforzi...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La mascherina. «Raccomandiamo di portare sempre la mascherina, di metterla sempre al chiuso ma anche all'aperto se non c'è possibilità di rispettare le distanze. Affrontiamo la fase 2 con voglia di ricominciare ma con prudenza. Dal 18 maggio non ci saranno le autocertificazioni, ma resterà il divieto di assembramenti e distanza di un metro».
Il rischio e il calcio. «I nostri principi sono sempre gli stessi: tutela della salute e della vita dei cittadini, principi non negoziabili ma dobbiamo declinarli in modo diverso in questa fase. Il rischio che la curva possa risalire dobbiamo accettarlo altrimenti non potremo mai ripartire, dovremmo aspettare la scoperta e la distribuzione del vaccino ma non ce lo possiamo permettere. Il campionato di calcio? Serve garanzia di massima sicurezza che ora manca».
LEGGI ANCHE: Puglia, contagio ai minimi termini. Due i decessi e sale il numero dei guariti La mappa
Intanto è positiva la situazione in Italia, nella settimana delle prime riaperture con la ripresa dell'attività lavorativa, secondo i dati della Cabina di regia ministero della Salute-Iss-Regioni sul monitoraggio della diffusione di Codiv-19 in Italia. «Le misure di lock-down in Italia - evidenziano le conclusioni del report settimanale - hanno effettivamente permesso un controllo dell'infezione da Covid-19 sul territorio nazionale, pur in un contesto di persistente trasmissione diffusa del virus con incidenza molto diversa nelle 21 Regioni e province autonome». «Rimangono segnali di trasmissione - si legge - con focolai nuovi segnalati che descrivono una situazione epidemiologicamente fluida in molte regioni italiane. Questo richiede il rispetto rigoroso delle misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l'igiene individuale e il distanziamento fisico». E inoltre, «è necessario un rapido rafforzamento dei servizi territoriali per la prevenzione e la risposta a Covid-19 per fronteggiare eventuali recrudescenze epidemiche durante la fase di transizione». In 18 Regioni/PA si rileva una «bassa probabilità di aumento di trasmissione ed un basso impatto sui servizi assistenziali». Fra queste, ci sono 10 Regione/PA «con un'incidenza settimanale bassa e intermedia-bassa, in cui il lock-down ha impedito il diffondersi dell'infezione; 8 ad incidenza alta e intermedia-alta, con una situazione complessa ma controllata». In 6 Regioni si segnala «una situazione epidemiologica in evoluzione e fluida per la presenza di focolai di trasmissione da monitorare con attenzione».
Nel dettaglio, la situazione è in evoluzione in Molise e Umbria.
Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia