Conte: «Chiuse fino al 3 aprile le attività produttive non necessarie. Aperti alimentari, farmacie, edicole, Poste, banche e tabaccherie». L'ELENCO COMPLETO

Coronavirus, il premier Giuseppe Conte in diretta Facebook ha annunciato nuovi provvedimenti presi per contenere l'emergenza Covid19. Decise le chiusure delle...

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Coronavirus, il premier Giuseppe Conte in diretta Facebook ha annunciato nuovi provvedimenti presi per contenere l'emergenza Covid19. Decise le chiusure delle attività non strettamente necessarie. Restano aperti gli alimentari e le farmacie, le banche e le Poste, edicole e tabaccherie. Poste, servizi bancari e tabaccai. Le nuove misure restrittive annunciate dal premier Giuseppe Conte scatteranno da lunedì 23 e sono valide fino al 3 aprilePertanto, le attività produttive che rientrano nelle restrizioni annunciate nella giornata del 22 saranno regolarmente aperte.


CONSULTA L'ELENCO: lista ateco essenziali_22130702.pdf; qui il decreto ufficiale


Nell'elenco non sono compresi supermercati, negozi alimentari e farmacie che resteranno comunque e sempre aperti.

«Lo Stato c'è, il governo interverrà con misure straordinarie che ci consentiranno di rialzare la testa», dice Conte in diretta Facebook, soffermandosi sulle conseguenze economiche dell'emergenza coronavirus.


Conte: «Rallentiamo il motore dell'Italia ma non lo fermiamo». «Rallentiamo il motore produttivo del paese ma non lo fermiamo. Non è una decisione facile, ma si rende necessaria oggi per poter contenere quanto più possibile la diffusione dell'epidemia», dice il premier, che in apertura del suo discorso in diretta Facebook ha parlato di misure severe ma necessarie: «Dobbiamo resistere».

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Nuovo record di morti da coronavirus in Italia. E il premier Giuseppe Conte parla a tarda sera in diretta su Facebook: «È necessario compiere un altro passo - dice - dobbiamo chiudere in tutto il territorio nazionale ogni attività produttiva non necessaria, non indispensabile a garantirci beni e servizi essenziali». Chiusura delle fabbriche, come avevano chiesto le Regioni del Nord. Il premier assicura che «continueranno a restare aperti tutti i supermercati, i negozi di generi alimentari e di prima necessità. Non c'è ragione di fare code e corse agli acquisti. Resteranno aperte farmacie, servizi bancari, postali assicurativi, assicureremo tutti i servizi pubblici essenziali come i trasporti».
 




Confapi: ok a chiusura attività, tranne che quelle strategiche. «Oggi più che mai dobbiamo essere un Paese solo, la salute è un bene comune che va tutelato a Nord come a Sud. Perciò in nome della responsabilità e dell'unità di intenti nella lotta al Coronavirus, concordiamo nel chiudere tutte le attività lasciando ovviamente aperte le aziende veramente strategiche e delegando ai Prefetti il compito di verificare l'attuazione di queste disposizioni e tutte le particolari esigenze». Così il presidente di Confapi, Maurizio Casasco, al termine della videoconferenza con il presidente Conte e le parti sociali.

«Contemporaneamente a questo atto di coesione e responsabilità, bisogna però affrontare con urgenza e coraggio i temi del fisco e del credito. Ipotizzando da subito una lunga dilazione degli oneri fiscali per tutti, la non applicazione delle regole contabili Ifrs9 e aprendo immediatamente un tavolo con Abi per richiamare gli istituti di credito alla loro responsabilità sociale e all'attenzione per le attività produttive sui territori. Spetterà ovviamente al presidente Conte e al Governo a prendere le decisioni più opportune», conclude Casasco.

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Quotidiano Di Puglia