Coronavirus, Oms: «Caso Africa non è buona notizia, il virus si è spostato in un continente debole»

L'arrivo del nuovo coronavirus in Africa, con il primo caso confermato dal ministero della Sanità egiziano, «non è una buona notizia. Non tanto...

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L'arrivo del nuovo coronavirus in Africa, con il primo caso confermato dal ministero della Sanità egiziano, «non è una buona notizia. Non tanto perché è il primo caso, ma perché significa che il virus si è spostato in un continente debole dal punto di vista della sanità pubblica, della capacità diagnostica e della capacità di risposta». Così all'AdnKronos Salute Walter Ricciardi, professore ordinario di Igiene e Medicina preventiva all'Università Cattolica di Roma, rappresentante dell'Italia nell'Executive Board dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms).


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Capacità di gestione di un'emergenza simile, quella dell'Africa, che «l'Organizzazione mondiale della sanità negli ultimi giorni ha cercato di rafforzare. Quanto Tedros (il direttore generale Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus, ndr) parlava di 'terrorismo' - precisa l'esperto - si riferiva proprio a questo», ossia al pericolo che la diffusione del nuovo coronavirus potrebbe rappresentare in nazioni dal sistema sanitario fragile.

«Dobbiamo solo sperare» nella capacità dei servizi sanitari di reagire, «e l'Egitto non è certamente un Paese fragile», osserva Ricciardi. Ma quanto è grande il rischio che questo primo caso, relativo a un paziente straniero di cui non si hanno ulteriori notizie, possa dare origine a focolai locali di infezione? Per l'ex presidente dell'Istituto superiore di sanità (Iss) è troppo presto per fare previsioni: «Per prima cosa dobbiamo capire bene la storia di questa persona - precisa - Da dove viene, che cosa ha fatto, come è arrivato in Egitto, che contatti ha avuto».

 
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Quotidiano Di Puglia