ROMA - «Non mi piace la scheda bianca, è decidere di non decidere. Ecco perché vogliamo lanciare un segnale di speranza, un percorso condiviso che ci auguriamo non sia solo di...
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Così Matteo Salvini e Giorgia Meloni a Montecitorio. «Ho sentito Feltri questa mattina - chiosa Salvini - ed è orgoglioso di questa attenzione: al contrario di altri noi non facciamo nomi senza aver prima sondato».
«Noi - prosegue Salvini - puntiamo al nome di Feltri per i primi 3 scrutini poi ognuno tornerà a onorare i patti sottoscritti». Ovvero il famigerato patto del Nazareno siglato tra Renzi e Berlusconi. «La nostra - aggiunge Giorgia Meloni - non è una candidatura di bandiera ma speriamo possa aggregare. Mi chiedo come facciano Berlusconi o Alfano a preferire Amoto o Padoan rispetto a Vittorio Feltri. Ecco perché invitiamo i deputati e i senatori di centrodestra che hanno ricevuto l'ordine di votare scheda bianca a convergere su questo nome. Perché Feltri? Perché è popolare. Se gli italiani potessero votare il Capo dello Stato - conclude Meloni - i nomi che girano in questi giorni non avrebbero diritto di cittadinanza» Leggi l'articolo completo su
Quotidiano Di Puglia