Coronavirus, bonus da 600 a 800 euro e più cassa integrazione: ma i soldi arriveranno solo a metà maggio

Non prima di metà maggio. La nuova iniezione nelle tasche degli italiani non arriverà prima di quella data: forse una parte del Paese avrà già iniziato...

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Non prima di metà maggio. La nuova iniezione nelle tasche degli italiani non arriverà prima di quella data: forse una parte del Paese avrà già iniziato a muoversi e lavorare quando gli effetti pratici del prossimo provvedimento del Governo faranno tirare una boccata di ossigeno. 


L'editoriale del direttore Davide Desario: dopo il lockdown sarà come rinascere

25 APRILE. Il premier Conte aveva infatti promesso subito dopo Pasqua quel decreto che avrebbe accompagnato molte attività verso una timida (e incerta) ripresa. Tuttavia il testo non c’è e l’atto verrà approvato verso la fine di aprile. Bisogna infatti capire come l’Europa deciderà di aiutare le economie in difficoltà e la riunione del prossimo 23 aprile sarà sicuramente un appuntamento importante. L’Italia spera in strumenti di sostegno al debito che pieghino la resistenza di Germania e Paesi del Nord come l’Olanda, ma la partita è aperta. 
 
CONTENUTI. Cosa dovrebbe esserci comunque nel decreto bis? Aiuti per le famiglie. Quattro o cinque settimane in più di cassa integrazione (dopo le 9 previste finora entro il prossimo 31 agosto). Indennità per autonomi, professionisti e cococo che salirà da 600 a 800 euro (importante, la norma dovrebbe prevedere il pagamento di due mesi con una sola richiesta all’Inps). Un mini bonus per colf e baby sitter, modulato sull’orario di lavoro (full time o part time). Proroga dei congedi parentali e del voucher baby sitter. Un reddito di emergenza per le famiglie senza redditi da lavoro e pensione né rendite né altri sostegni pubblici. Un voucher vacanze (per almeno 3 notti di permanenza in strutture alberghiere italiane) da spendere (sottoforma di credito fiscale) per quelle famiglie il cui reddito arriva al massimo a 26 mila euro l’anno. 
In tutto 70 miliardi di manovra, compresi i 30 necessari per finanziare i fondi di garanzia previsti dal decreto liquidità (che per ora dispone solo di 2,7 miliardi).
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Quotidiano Di Puglia