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Potrebbe essere una speranza per le persone immuno-compromesse o che non possono fare il vaccino per motivi di salute il trattamento a base di anticorpi monoclonali per prevenire il Covid sintomatico presentato dalla casa farmaceutica AstraZeneca alla Food and drug administration negli Usa chiedendo l'approvazione con autorizzazione di emergenza. La terapia, la cui sigla è AZD7442, sarebbe la prima combinazione anticorpale ad azione prolungata, diretta a fasce specifiche di popolazione, che offre un'alternativa all'immunizzazione per chi non risponde adeguatamente ai vaccini.
Astrazeneca chiede a Fda autorizzazione terapia anti-Covid
La terapia dell'azienda anglo-svedese per prevenire il Covid sintomatico in pazienti che hanno subito trapianti d'organo o sono in terapia per cancro, dialisi e altre gravi patologie, si basa su due anticorpi monoclonali (creati in laboratorio) isolati alla Vanderbilt University e sarebbe efficace anche contro la variante Delta.
Gli studi
Un tempo molto più lungo rispetto all'azione degli anticorpi monoclonali attualmente somministrati a pazienti risultati positivi al Coronavirus, entro 72 ore dal test positivo, e ritenuti ad alto rischio. Nel mondo scientifico intanto c'è attesa sui dati che AstraZeneca ha consegnato alla Fda. «Gli anticorpi monoclonali di AstraZeneca usati come profilassi sono una novità estremamente interessante, sembrerebbero avere caratteristiche migliorative rispetto a quelli che già conosciamo, soprattutto per la durata della protezione. Sarà interessante vedere quali saranno le considerazioni della Food and drugs administration statunitense che valuterà l'autorizzazione richiesta dall'azienda biofarmaceutica», ha commentato l'ex direttore dell'Ema (l'ente regolatorio europeo per i farmaci) Guido Rasi.
Le reazioni
Per Massimo Ciccozzi, epidemiologo dell'Università Campus Bio-Medico di Roma, «il mix di anticorpi monoclonali di AstraZeneca usati come profilassi per coloro che non rispondono ai vaccini o per chi non li può fare sarebbe un'arma importante contro il Covid». «Ma - sottolinea - per tutte le altre persone non si deve pensare che possano sostituire il vaccino, che è la vera prevenzione. Ora aspettiamo i dati per capire meglio questi monoclonali».
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Quotidiano Di Puglia