Gli studi effettuati dall'Agenzia Spaziale Europea parlano di un asteroide grande circa 30 metri. E della sua destinazione: la Terra. La misura di questo corpo celeste...
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Asteroidi, l'allarme della Nasa: «Un grosso impatto è atteso in 60 anni»
Meteorite esplode sopra il mare: «Bomba 10 volte superiore a quella di Hiroshima»
C'è anche la data: il 9 settembre, di mattina. Secondo l'amministratore delegato della NASA, Jim Brindenstine, gli asteroidi sono una minaccia per la Terra e i sistemi di sicurezza dovrebbero attuare delle protezioni in merito a possibili collisioni.
OGGETTI POTENZIALMENTE PERICOLOSI
L'asteroide, come diversi altri oggetti del genere, è considerato potenzialmente pericoloso per il nostro pianeta. E' di tipo Apollo, ovvero fa parte di quei corpi che hanno un'orbita inferiore alla distanza compresa tra il Sole e la Terra, circa 150 milioni di chilometri.
2006 QV89 è stato scoperto nell'agosto del 2006 dal Catalina Sky Survey ed è stato inserito nella categoria dei PHAs (asteroidi potenzialmente pericolosi per la Terra) ed il valore della minima distanza di intersezione con la Terra (MOID) è di soli 0.00001 UA (unità Astronomiche). L'unità astronomica, ricordiamolo, è l'unità di misura pari alla distanza media tra la Terra e il Sole (circa 150 milioni di chilometri).
«E' significativo ricordare che un oggetto viene classificato PHAs se risulta MOID -spiegano gli esperti dell'Uai, Unione astrofili italiani-. Ad ogni modo questo oggetto dovrebbe transitare a circa 7.9 volte la distanza Terra-Luna il giorno 5 settembre».
MONITORAGGIO
«I due servizi mondiali per la previsione del rischio di impatto con la Terra, NEODyS dell'Università di Pisa e JPL NEOPO della NASA -continua Sergio Foglia esperto della sezione Asteroidi UAI-, hanno inserito questo oggetto nella lista dei possibili impattatori con la Terra ed hanno stimato la sua dimensione di circa 31 metri; il primo possibile impatto con la Terra è previsto per il 9 settembre 2019 con una probabilità pari a 0.13%».
Naturalmente l'asteroide è sotto stretta osservazione e con il trascorrere dei giorni sapremo meglio calcolare la sua orbita. Va anche detto che un oggetto con una grandezza del genere potrebbe distruggersi dopo l'impatto con la nostra atmosfera. Cadrebbero a terra solo frammenti come già accaduto in altre occasioni. Sappiamo per certo che sul nostro pianeta, ogni giorno, cadono tonnellate di meteore ma nessuno se ne accorge. In Antartide, ad esempio, il fenomeno è molto visibile. Molto probabilmente il Continente bianco è quello che sotto il manto di ghiaccio e neve custodisce il maggior numero di antichi meteoriti caduti nel corso di migliaia di anni.
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Quotidiano Di Puglia