Amarena, cuccioli avvistati: stasera il tentativo decisivo per la cattura degli orsetti. Perché sono a rischio?

Massiccio spiegamento di forze per salvare i due piccoli dell’orsa uccisa da una fucilata

Amarena, avvistati i due cuccioli: stasera il tentativo decisivo per la cattura. Perché sono a rischio?
I due cuccioli di Amarena, nati a inizio anno, non si sono allontanati dalla zona in cui nella tarda serata di giovedì è stata uccisa la madre, a cui un commerciante...

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I due cuccioli di Amarena, nati a inizio anno, non si sono allontanati dalla zona in cui nella tarda serata di giovedì è stata uccisa la madre, a cui un commerciante di 56 anni, Andrea Leombruni, ha sparato un colpo di fucile che ha perforato un polmone causando un'emorragia fatale.

Orsa amarena, le indagini

 

Intorno alle 23 di venerdì i cuccioli sono stati avvistati nelle campagne circostanti l’abitazione dell’uomo, dove si è verificata la tragedia, alla periferia di San Benedetto dei Marsi. Le segnalazioni dei residenti hanno permesso di avvistarli e di circoscrivere l’area delle operazioni di ricerca.

Sono state sistemate due gabbie con all’interno esche: alimentari (le carcasse dei polli predati nella corte dell’uomo) e batuffoli di ovatta imbevuti dell’odore di Amarena. La zona è già di per se contaminata delle tracce dell’orsa uccisa, che dopo essere stata colpita ha perso molto sangue ed è riuscita a muoversi fino al cancello dell’abitazione. 

Per momento gli orsetti non si sono avvicinati alle gabbie: lo si è visto attraverso delle fototrappole posizionate in zona per monitorare gli spostamenti.

La serata o nottata di oggi sarà decisiva: gli orsi si sentono più sicuri di muoversi al calare del buio e, come spiega il capo delle guardie del Parco, Michela Mastrella, “stasera si tenterà la cattura, anche con l’ausilio delle reti, ma senza narcotico”. I rischi per gli orsetti sono al momento limitati: “Abbiamo visto che stanno bene, gli orsi sono resistenti, ma in ogni caso dobbiamo stringere i tempi perché la situazione potrebbe sempre cambiare”. Sul campo c’è un ingente spiegamento di forze, in turni da almeno quindici persone l’uno. Sono in campo le guardie del Parco e i carabinieri, forestali e territoriali. Si lavora ancora con i droni, uno anche dotato di termocamera messo a disposizione dal Comune di San Benedetto dei Marsi. 

Ci sono in zona, infine, decine di curiosi, tanto che inquirenti e istituzioni hanno lanciato un appello a non raggiungere la zona per non compromettere le operazioni. 

Intanto domenica alle 15 a San Benedetto manifestazione organizzata da Partito Animalista Europeo e Animalisti Italiani.

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Quotidiano Di Puglia