La chiesa è piena, pienissima, di gente, amici, colleghi, tutti quelli che gli hanno sempre voluto bene. Per l'ultimo saluto ad Alessandro Narducci, lo chef morto in un...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il funerale è iniziato alle 15. Nelle prime file genitori e parenti, ma anche gli chef che lo hanno visto crescere, come Heinz Beck, e come Angelo Troiani, che di Narducci è stato amico, maestro e socio. Poi, i giovani della sua brigata di Acquolina, quelli del Convivio Troiani e di Coquis. E tante altre firme di gusto che lo hanno conosciuto, hanno lavorato con lui, hanno avuto modo di apprezzarne, talento, professionalità e, come ripetono tutti, «animo generoso». Molti sono in giacca bianca per rendere omaggio all’amico e collega.
Alcuni ragazzi indossano la maglia della Roma, a ricordare una passione, celebrata anche da bandiere fissate alla cancellata della chiesa.
«Mio figlio è un vulcano - dice Maurizio Narducci - è carico di energia, ne parlo al presente, perché lui è qui con me, qui con noi». La mamma Alessandra commenta: «Ho avuto l’onore, perché davvero lo considero tale, di mettere al mondo Alessandro. Non perdonerò mai chi mi ha portato via mio figlio».
All’uscita del feretro, forti applausi e un lancio di palloncini bianchi verso il cielo.
LEGGI ANCHE Lo chef Narducci fu travolto sullo scooter. I pm: «Fu la Mercedes a invadere la corsia opposta»
Quotidiano Di Puglia