Salone da parrucchiere con centro benessere, bar e profumeria: i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bari hanno sequestrato dei beni riconducibili a un soggetto di Andria, riconosciuto quale soggetto connotato da una pericolosità sociale “generica” alla luce delle condanne e del suo coinvolgimento in indagini per reati contro il patrimonio (furto, ricettazione e riciclaggio, commessi anche nell’ambito di associazioni per delinquere, rapine pluriaggravate ed estorsioni) e di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Un'indagine lunga 17 anni
L’indagine economico-patrimoniale dei finanzieri, che ha avuto ad oggetto un periodo temporale molto ampio (2003-2020), è consistita, tra l’altro, nell’analisi di copiosa documentazione, tra cui i contratti di compravendita dei beni e numerosi altri atti pubblici che hanno interessato nel tempo l’intero nucleo familiare investigato, verificando poi, per ogni transazione, le connesse movimentazioni finanziarie sottostanti alla creazione della provvista economica.
L'uso di prestanome
In particolare, quest’ultimo, nel periodo in cui si è reso responsabile dei reati che gli vengono contestati, avrebbe acquisito ingenti disponibilità finanziarie da investire in attività economiche (salone da parrucchiere con centro benessere, bar e profumeria) e per l’acquisto di immobili e terreni, ricorrendo all’intestazione ai propri congiunti, al presumibile fine di eludere possibili interventi ablatori.