San Fortunato lascia il Duomo: la tela sarà restaurata - VIDEO

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San Fortunato è già idealmente in viaggio, verso l'intervento di restauro che lo riporterà al suo splendore originario, liberandolo dalla patina del tempo, dagli effetti dell'umidità cronica che affligge gli edifici salentini e magari, chissà, da qualche sbuffo d'incenso troppo insistente. È stato affidato ieri mattina alle cure di colei si occuperà del restauro, l'esperta leccese Rossana Loiacono, che lo ha tirato materialmente giù dall'altare della Cattedrale di Lecce in cui Il Martirio di San Fortunato, opera del celebre pittore tardo-barocco di scuola napoletana Oronzo Tiso, faceva bella mostra di sé, amatissimo compatrono che con Sant'Oronzo e San Giusto si prende cura delle sorti di Lecce.
L'intervento di restauro è un dono alla città dalla mostra-mercato di manufatti d'autore Artigianato d'eccellenza, nata nel 2009 per volontà di Maria Lucia Seracca Guerrieri e giunta quest'anno alla sua decima edizione, dunque decisa a celebrare la ricorrenza con un'iniziativa mica da poco: il restauro della tela, appunto. Il quadro di San Fortunato verrà trasportato nel laboratorio della restauratrice, che ieri mattina ha annunciato come l'opera potrebbe essere restituita al suo altare barocco del Duomo già nell'autunno prossimo: «Ringraziamo Artigianato d'Eccellenza per la sensibilità ancora una volta dimostrata», ha commentato l'Arcivescovo Michele Seccia, presente alle operazioni di prelievo del quadro e accompagnato da don Antonio Bruno, parroco del centro storico. «Siamo felici del lavoro di restauro che verrà fatto su una tela così importante, e che ci permetterà di rivederla nei suoi colori quasi originali. Quando si conserva, si tutela un'opera come questa, non solo si dà prestigio all'opera e alla nostra Cattedrale che la custodisce, ma si ravviva anche la devozione». Caterina Ragusa, storica dell'arte intervenuta alle operazioni di smontaggio del quadro per conto della Sovrintendenza, ha invece espresso la sua soddisfazione «per il restauro di un'opera che conferma con gli arredi, le sculture, la cartapesta e le tele di tutte le chiese cittadine - l'importanza storica e artistica della città di Lecce». L'esperta che restaurerà il quadro ha invece spiegato che il dipinto sarà messo in sicurezza, ripulito dalla patina che ne scurisce le tonalità e poi sottoposto agli interventi del caso, secondo un progetto approvato dalla Sovrintendenza e con puntuale documentazione fotografica a testimonianza delle fasi del lavoro. Molto soddisfatta anche Maria Lucia Seracca Guerrieri, artefice del restauro e della rassegna, agli ultimi preparativi: la decima edizione si terrà infatti dal 17 al 19 maggio a Lecce, come di consueto presso l'ex Chiesa di San Francesco della Scarpa, e vedrà la partecipazione di un selezionatissimo drappello di artigiani di livello provenienti da tutta Italia, con nomi davvero stellari come Les Ottomans, Zenobia i Pegoraro, Didiworld, Maghi e Maci, La Gallina Matta, Domitilla Gucci. La bellezza della mostra-mercato sarà arricchita da momento musicali a cura degli allievi del Conservatorio Tito Schipa di Lecce. Anche quest'anno Artigianato d'eccellenza, che si avvale del supporto della Banca Popolare Pugliase, si svolgerà in contemporanea con la manifestazione Cortili aperti, che richiama ogni anno turisti a frotte, e devolverà appunto parte del suo ricavato a Progetto Itaca, associazione nazionale fondata a Milano da Ughetta Radice Fossati per il supporto alle persone affette da disturbi della salute mentale e alle loro famiglie, oggi presente anche nel Salento.