Il Nucleo di Polizia Tributaria di Taranto aveva già arrestato il lizzanese nell’ambito dell’operazione “Shylock” del giugno 2010, conclusasi con l’esecuzione di 13 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di responsabili del reato di usura. Successivamente, il Berdicchia è stato condannato alla pena di 3 anni e 6 mesi.
Il sequestro è stato possibile perché gli approfondimenti investigativi hanno evidenziato che la netta sproporzione tra le spese sostenute annualmente dal nucleo familiare di Berdicchia e le fonti di reddito a loro attribuibili, derivava dai proventi dell’attività usuraria reinvestiti in quote societarie di un bar/sala da gioco, con locali a Lizzano e Fragagnano, che l'uomo aveva fittiziamente intestato ad altri, in maniera tale da ostacolare l’applicazione di misure di prevenzione patrimoniali nei suoi confronti.
Le Fiamme gialle hanno sequestrato un complesso aziendale, due fabbricati (uno commerciale ed uno ad uso abitazione), diversi beni mobili, quote societarie e disponibilità finanziarie.