Tra Melucci e Brandimarte c’è il primo contatto
Sebastio e Bitetti ci pensano

Tra Melucci e Brandimarte c’è il primo contatto Sebastio e Bitetti ci pensano
di Paola CASELLA
4 Minuti di Lettura
Giovedì 15 Giugno 2017, 05:45 - Ultimo aggiornamento: 16:00

Sono giornate intense, fatte di contatti diretti, abboccamenti tramite terzi, messaggi più o meno espliciti postati su facebook.
Il mondo politico cittadino è così tutto proteso a delineare una strategia per assicurare al proprio candidato sindaco la vittoria al ballottaggio e, finalmente, l’ingresso a Palazzo di Città. I maggiorenti delle due coalizioni stanno, infatti, cercando di aggregare intorno al proprio progetto ed al proprio candidato sindaco le forze politiche e civiche che non ce l’hanno fatta al primo turno. Stefania Baldassari, alla guida di una coalizione di liste civiche cui si sono aggiunti Forza Italia e Direzione Italia nella loro declinazione locale, può spaziare a trecentosessanta gradi, da At6 alle forze progressiste. All’indomani del voto ha, infatti, affermato di rivolgere il proprio «appello a tutti coloro che, avendo a cuore la rinascita della città, hanno avuto ed avranno voglia di mettere da parte interessi personali ed interessi di partito, in favore della comunità».
Melucci ha pure ampia possibilità di manovra, considerato che la maggior parte dei candidati già usciti dalla competizione elettorale appartiene all’area culturale di centrosinistra. Piero Bitetti, che è stato sostenuto dalle liste civiche Taranto bene comune, Taranto futuro prossimo, Movimento civile cultura e università, Io sto con Taranto, Pensionati e invalidi giovani insieme, Laboratorio democratico e Rivoluzione cristiana, è il più corteggiato tra tutti, proprio per la trasversalità delle sensibilità che compongono il suo raggruppamento.
«Valuteremo con molta attenzione» ha detto ieri sera Bitetti «il progetto politico. Altrettanto chiara dovrà essere la richiesta di un impegno comune per la sua realizzazione. Vogliamo capire se sia possibile un avvicinamento tra i rispettivi programmi, soprattutto su alcuni temi da cui dipende lo sviluppo di Taranto. Mi riferisco alle economie aggiuntive: università, cultura, start up, investimenti, blu economy e così via».
Anche Franco Sebastio, che aveva riunito intorno a sé le liste Siamo Taranto, Taranto in Comune, Movimento per il territorio e la vita e Mutavento, contattato da Melucci, è adesso in fase di riflessione, così come lui stesso ha ieri confermato: «Qualche abboccamento c’è stato e non dico di più. È un’ipotesi e, come si fa tra le persone serie, la stiamo esaminando con grande attenzione. Stabilire, però, sin da ora quale sarà l’esito è prematuro».
Melucci è entrato in contatto anche con Massimo Brandimarte, che è stato appoggiato dalla Lista Brandimarte e da Sds. «Si apre ora» ha commentato il magistrato in pensione «una puntuale valutazione della proposta. Vedremo cosa emergerà». In pausa di riflessione è Mario Cito, che è stato sostenuto da At6 Lega d’azione meridionale, così come si ricava da un post rivolto ai propri elettori, pubblicato sulla pagina facebook “Giancarlo Cito – Filo Diretto At6”. Infatti, si legge: «A seguito degli innumerevoli messaggi che ci state inviando in merito alla questione elettorale per il ballottaggio, vogliamo invitarvi a stare sereni, poiché il nostro onorevole sta cercando di trovare una soluzione in grado di tutelare i suoi innumerevoli elettori, nonché i cittadini di Taranto. Nostro malgrado precisiamo che, senza garanzie politiche scritte e precise, non sarà data nessuna indicazione di voto!!».
 
Sembra, invece, alquanto improbabile che Vincenzo Fornaro, appoggiato dalle liste Taranto respira, Partecipazione è cambiamento e DemA, possa decidere di apparentarsi con uno dei due contendenti, essendosi presentato come il candidato di forze politiche di cambiamento, senza dimenticare la distanza sul tema Ilva con entrambe le coalizioni.

Ha, invece, già negato a tutti il proprio appoggio il candidato del Movimento 5Stelle Francesco Nevoli che segue così la linea adottata a livello nazionale. Sulla stessa linea anche Luigi Romandini, con Taranto d’amare, Taras 2723 e Taranto sorridi, il quale ieri mattina ha dichiarato che non darà indicazioni di voto, vista la natura civica delle liste che lo hanno sostenu

© RIPRODUZIONE RISERVATA