Il sindaco si schiera con Emiliano, "matrimonio" celebrato su Facebook

Il sindaco si schiera con Emiliano, "matrimonio" celebrato su Facebook
di Michele MONTEMURRO
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Giovedì 29 Giugno 2017, 05:35 - Ultimo aggiornamento: 13:36
Rinaldo e Michele, “amore” a prima vista. Melucci aderisce alla “corrente” di Emiliano e lo fa con una nota su Facebook, in gran parte anticipata ieri da “Quotidiano”. Il neo sindaco di Taranto senza indugiare troppo e prima del tempo spiazza tutti e aderisce a Fonte democratico, anche per manifestare da subito al governatore gratitudine per aver contribuito in maniera determinante alla sua vittoria politica. Un messaggio di chiarezza che il primo cittadino ha tenuto a rimarcare sin dal principio.
«Intendo fare subito una scelta di campo trasparente, aderendo al Fronte Democratico di Michele Emiliano, nella cui visione della politica e della cosa pubblica mi ritrovo serenamente». 
Come è capitato dieci anni fa ad Ippazio Stefàno subito dopo la sua prima elezione a sindaco, quando si è iscritto allo stesso partito dell’allora governatore di Puglia Nichi Vendola (il Partito della rifondazione comunista), anche Rinaldo Melucci sceglie di connettersi da subito con la stessa rete dell’attuale presidente della Regione e aderisce, come primo sindaco di capoluogo di provincia, alla “corrente” che fa riferimento all’ex sindaco di Bari. 
 
Nel giro di poche ore, sempre su Facebook, Emiliano ha ringraziato il nuovo numero uno di Palazzo di Città per la scelta: «È con grande piacere, orgoglio e soddisfazione che Fronte Democratico dà il suo benvenuto a Rinaldo Melucci che, tra le prime azioni da neo-sindaco di Taranto, ha voluto aderire alla nostra area del Pd. È importante - scrive Emiliano - che, per una città come Taranto, Rinaldo abbia scelto di portare avanti la politica che ci piace: quella di un Partito Democratico che dà voce ai cittadini, senza temere la discontinuità con le linee di governo, focalizzata sulle vere esigenze del territorio. Una politica che unisce il centrosinistra e non teme le coalizioni e l’apertura al civismo e alle forze più dinamiche della società, l’unica in grado di sconfiggere il centrodestra e Movimento 5 Stelle». 
Secondo il governatore, «Rinaldo si è fatto espressione del popolo di Taranto, e mi auguro che, con la sua adesione a Fd, la voce del suo popolo si rafforzi, anche all’interno di un Partito Democratico che, ora, non può non ascoltarlo. La città dell’Ilva non può più essere considerata periferia del Paese, ma tornare ad essere al centro della politica di governo. Auguro - conclude - un buon lavoro a Rinaldo e benvenuto in FronteDem!».
Finita la primavera, cambiano le stagioni ed anche i rapporti, non solo politici, all’interno del centrosinistra. Una scelta che già ieri Melucci ha ben spiegato, prendendo le distanze dall’associazione politico-culturale Liberdem, fondata principalmente dall’ex segretario provinciale del Pd Walter Musillo che ha ispirato la sua candidatura, dal professor Giuseppe Rondinelli e dal consigliere comunale Gianni Azzaro che però già da qualche tempo ha abbandonato. Melucci, in sintesi, ha rivendicato la sua autonomia dall’associazione e ha invitato gli stessi componenti a «piantarla di attribuirsi paternità sull’intero progetto del centrosinistra ionico, sulla figura del sindaco e persino sulle quasi 27mila preferenze espresse dagli elettori domenica scorsa».
Non si è fatta attendere la replica a stretto giro di posta a firma del presidente dell’associazione Liberdem, Giuseppe Rondinelli: «Liberdem - si legge nella nota - è padre di un progetto politico e non del candidato sindaco di Taranto che è uomo libero e sarà un ottimo amministratore. Liberdem non chiede deleghe, non vogliamo amministrare, noi facciamo politica. Il nostro modello è esportabile in provincia e regione e stiamo lavorando per questo, il rinnovamento della classe politica è il punto che molto facilmente raggiungeremo presto. A Taranto - conclude Rondinelli - sarà un gioco da bambini».
Una dichiarazione, quella di Melucci, che ha colto di sorpresa in molti ad eccezione probabilmente di qualcuno, che già da giorni sta cercando di ricomporre in gran silenzio il puzzle. 
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