Il sindaco allarga la squadra: assegnate otto deleghe. A Capriulo la più “pesante”

Il sindaco allarga la squadra: assegnate otto deleghe. A Capriulo la più “pesante”
di Michele MONTEMURRO
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Mercoledì 23 Agosto 2017, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 14:23
Il sindaco Rinaldo Melucci si alleggerisce delle responsabilità amministrative e assegna ad otto consiglieri comunali deleghe fuori giunta. 
Incarichi a tutte le liste che lo hanno sostenuto, ad eccezione di quelle che fanno riferimento all’ex candidato sindaco Piero Bitetti. Il primo cittadino ieri pomeriggio ha contattato i consiglieri per comunicare loro la sua decisione. Alcuni hanno già firmato l’accettazione della delega, ma la maggior parte lo farà solo questa mattina scegliendo su quali deleghe lavorare.
I consiglieri scelti sono Michele De Martino e Massimiliano Stellato (Partito democratico), Emidio Albani (Che sia primavera), Patrizia Mignolo (Psi), Salvatore Brisci (CxT), Carmen Casula (Mutavento), Cosimo Festinante (Misto) e Dante Capriulo (Per).
A Capriulo, già presidente della commissione Bilancio, andrà la delega più importante, quella appunto alla materia contabile, croce e delizia dell’amministrazione comunale. Un incarico che Capriulo ha già ricoperto da assessore in occasione della prima giunta Stefàno, prima di entrare in rotta di collisione con l’ex primo cittadino. Il consigliere della lista civica Per, dunque, ritrova una sedia lasciata tempo fa, anche se di fatto lavorerà dai banchi del Consiglio comunale. Un doppio ruolo di responsabilità, quello di Capriulo alla presidenza della commissione e come responsabile della delega al bilancio, che sarebbe compatibile secondo le verifiche effettuate a Palazzo di Città.
Sono incerte, invece, le deleghe da assegnare agli altri consiglieri, proprio perché stamattina il sindaco avrà modo di scegliere con loro quelle per le quali si sentono più preparati.
Come lasciato intendere in occasione dell’ultimo Consiglio comunale, Melucci ha mantenuto la promessa fatta a De Martino, che in “zona Cesarini” ha perso la poltrona di presidente della commissione Affari generali in favore di Federica Simili del suo stesso partito, il Pd. A De Martino dovrebbero andare le deleghe alla Pubblica istruzione e all’Università. 
 
Così come rispetto alla sua attività, Emidio Albani, “fedelissimo” del primo cittadino, quasi certamente otterrà la delega alle Risorse del mare perché è inerente alle politiche portuali, essendo stato fino a prima dell’elezione coordinatore regionale dei lavoratori dei porti per la Fit Cisl e fino a qualche mese prima anche segretario provinciale della medesima organizzazione.
Con molta probabilità il sindaco, profondo conoscitore del porto di Taranto, vorrà sfruttare le competenze di Albani nel settore, premiandolo anche per aver rinunciato alla presidenza della commissione Attività produttive per non creare dissidi in maggioranza: al suo posto è stata nominata Floriana de Gennaro (La Scelta).
Alla consigliera del Psi Patrizia Mignolo dovrebbero andare le deleghe alle Politiche infantili e agli Asili nido; a Carmen Casula di Mutavento le Politiche del lavoro; mentre Massimiliano Stellato, Salvatore Brisci e Cosimo Festinante si spartiranno Sport, Polizia locale e Protezione civile.
Dopo aver fatto a meno dei partiti per la formazione dell’esecutivo, anche se alla fine sono presenti in giunta quattro esponenti del Pd (Viggiano, Scarcia, Motolese e Scarpati, seppur quest’ultima si sia solo candidata nella lista), il sindaco dopo aver riequilibrato il bilancio ha dovuto trovare la quadratura del cerchio anche con quei consiglieri comunali che non hanno affatto apprezzato il metodo da lui adottato per individuare vicesindaco e assessori (per lo più quelli baresi). 
C’è chi, come Vincenzo Di Gregorio (Pd), ha platealmente espresso il suo dissenso e a differenza di Capriulo è rimasto “solo” presidente di commissione.
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